WeSchool, piattaforma gratuita per la didattica collaborativa e la flipped classroom
comunicato Federico Invernizzi- Dall’inizio dell’anno scolastico WeSchool è già stata adottata da alcune decine di migliaia tra professori e studenti. Oggi diventa gratis per tutti gli utenti delle scuole di ogni ordine.
I dati sull’utilizzo raccontano di un coinvolgimento altissimo nelle classi e di un uso, forse tra le prime volte, davvero blended: gli accessi avvengono metà al mattino – da scuola – e metà al pomeriggio – con lo studio individuale.
WeSchool (http://www.weschool.com/it/) è la prima piattaforma al mondo che permette di integrare un video di YouTube, un articolo di giornale, un corso di inglese di Duolingo, un videoquiz, un pdf, un testo collaborativo su Google Docs e qualsiasi altro contenuto o servizio disponibile su Internet o creato dai prof… in un’unica esperienza di apprendimento. Tutto senza dover saltare da un sito web all’altro.
Tra i contenuti a disposizione dei docenti per assemblare le loro lezioni su WeSchool ci sono – oltre alle risorse web e ai materiali preparati in autonomia – anche le oltre 7.000 lezioni di Oilproject. È infatti proprio dalla squadra di Oilproject, la più grande scuola online italiana usata ogni mese da 2 milioni di studenti, che nel 2016 è nata WeSchool.
L’attività di WeSchool non si ferma però alle scuole: anche alcune tra le più grandi aziende italiane (da Barilla a Unicredit, da TIM ad Autogrill) hanno incominciato ad usare WeSchool per portare la collaboration nella loro formazione interna.
“Oilproject ha sempre offerto contenuti di qualità gratuitamente: quello di oggi con WeSchool è un ritorno a casa. I riscontri sul prodotto sono davvero positivi e ci hanno incoraggiato in questo cambiamento.” dichiara Federico Invernizzi, responsabile scuole di WeSchool.
“Dai prof che hanno iniziato ad usare la piattaforma – e che sono stati dei grandi alleati nel capire cosa cambiare e cosa migliorare – abbiamo capito che quello che serve oggi alle scuole italiane è uno strumento non solo all’avanguardia – come WeSchool – ma anche gratuito.”