Supplenze per 80.000 docenti, 20% meno dello scorso anno anche grazie a utilizzo spesso scorretto del potenziamento
La scorsa settimana avevamo riferito di una stima ministeriale che parlava di 90.000 supplenze, cioè 90.000 docenti che grazie alla supplenza avranno uno stipendio, mettiamola così.
La supplentite assicura 90.000 posti per l’a.s. 2016/17. Al momento nomine fino ad avente diritto
Dal Ministero però vogliono essere fiduciosi e oggi la cifra scende a 80.000.
In 30mila casi – riferisce il Sole24Ore – si tratta di coprire posti di organico di fatto, 29 mila le cattedre vuote su sostegno assegnate in deroga e altri 20mila posti rimasti non coperti.
Certo, se la situazione sarà veramente questa, il risultato sarà di un 20% di supplenze in meno rispetto all’ultimo anno scolastico.
Ma a queste bisognerà aggiungere le supplenze temporanee, quelle che non è possibile prevedere, in quanto legate a situazioni contingenti, come malattie e maternità.
Ma al momento non trapela dal Ministero alcun commento sul fatto che le supplenze (in generale) potrebbero diminuire anche per un utilizzo non corretto dei docenti su cattedre di potenziamento. Abbiamo denunciato in vari articoli la libertà non concessa dalla legge 107/2015 con la quale alcuni Dirigenti Scolastici stanno modificando le regole delle supplenze, attribuendole ai docenti del potenziamento, facendo venir meno gli obiettivi del loro lavoro.
Il Miur interverrà in merito? Forse no, ma è consigliato ai docenti delle graduatorie ad esaurimento e di istituto di vigilare sull’assegnazione delle supplenze e di interessare i sindacati territoriali qualora si ravvisi un utilizzo improprio del potenziamento.