Sull’obbligo delle vaccinazioni a scuola – Lettera aperta ai colleghi
“L’uomo crede di volere la libertà, in realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere decisioni e le decisioni comportano rischi (…) Ha paura della libertà. Perché deve decidere lui stesso e ciò comporta dei rischi, può danneggiarsi, perché deve assumersi tutta la responsabilità. Se invece si sottomette ad una autorità allora può sperare che l’autorità gli dica ciò che è giusto fare. E ciò vale tanto più se c’è un’unica autorità, come è spesso il caso, che decide per tutta la società ciò che è utile e ciò che è nocivo” (Erich Fromm)
“Venghino! Venghino studenti, professori e collaboratori scolastici! Venghino tutti a vaccinarsi! Non importa se fino a ieri potevate entrare a scuola anche senza essere vaccinati, perché da quest’anno chi di voi non sarà vaccinato rappresenterà un vero e proprio pericolo pubblico!”
Eh sì, stimati colleghi… perché da un po’ di tempo in Italia è in atto una vera e propria devastante epidemia, infatti nella mia scuola l’anno scorso ci sono stati moltissimi casi di malattie infettive! (…)
“Mi raccomando! Dall’anno prossimo, non più di due alunni per classe non vaccinati!”; “Mi scusi, avrei una domanda: e se ci saranno 3 o 4 di alunni non vaccinati nella stessa sezione?”; “Ma cosa vuole che sia! Li sposteremo in un’altra sezione!”
(Quale??? …E la continuità didattica?)
“…Ma ai loro compagni dell’anno scorso cosa diremo?”; “Nulla, ovvio, per questioni di privacy! Ma lo capiranno da soli che li abbiamo obbligati a spostarsi in un’altra classe perché non si sono voluti far vaccinare! D’altronde, se la sono proprio cercata!… Bastava che i loro genitori si fossero informati e avrebbero avuto tutte le rassicurazioni che le vaccinazioni sono si-cu-re! Anzi, che fanno proprio bene alla loro salute e a quella degli altri!”; “E gli ex compagni e quelli nuovi come pensate che li guarderanno ora?” “Non lo so, magari gli faranno qualche piccolo scherzo, banali umiliazioni, ma d’altronde sono loro che mettono a rischio la nostra salute! O no?”; “E durante la ricreazione come faremo? Organizzeremo delle aree per i non vaccinati? E la privacy? Ma è proprio sicura che non si andrà incontro a una forte discriminazione tra docenti, alunni e collaboratori scolastici? Tutto ciò mi ricorda tanto uno di quei cartelli che ottant’anni fa vietava l’ingresso agli ebrei! Com’è che diceva? “Vietato l’ingresso agli ebrei e ai cani”… “Boh… Però fino all’anno scorso tutto questo accanirsi non era nemmeno nei nostri pensieri! La scuola aveva il solo compito di garantire il buon andamento delle lezioni…”.
Miei cari collegi… Vi chiedo scusa se ho urtato le Vostre sensibilità e opinioni personali su un argomento così delicato e complesso, che avrebbe certamente richiesto un più ampio dibattito.
Vi pongo una sola domanda: cosa farete se ci sarà anche soltanto uno di Voi che come me presenterà un’autocertificazione vaccinale obsoleta, incompleta o non vorrà partecipare al censimento statale, che in futuro forse porterà a un obbligo vaccinale per chi lavora nelle scuole? Se soltanto uno di Voi avrà qualche dubbio per motivi personali, religiosi, di salute o etici (utilizzo nei vaccini di cellule di feti abortiti; fonte Dott.ssa Antonietta Gatti https://www.facebook.com/antonietta.gatti/posts/1624647590943725?pnref=story) cosa farete? Farete disporre le poltrone separate per i non censiti o i non vaccinati durante i collegi docenti? Lo so, forse siete stati indotti a pensare che la Vostra libertà potrebbe finire là dove risultasse senza controllo quella degli altri…
Ma – gentili e stimati colleghi – Vi ho voluto scrivere per ricordarVi una sola banalità: “Siete nati liberi!”
Vi abbraccio forte
Prof. Matteo De Angelis
(Liceo musicale di Bologna)