Scuole aperte tutto l’anno e tutto il giorno, docenti con 25 ore settimanali per 11 mesi. Proposta ANQUAP
ANQUAP Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche ha lanciato un manifesto dal titolo “Come far funzionare (bene) le scuole: aperte tutto l’anno e tutto il giorno”. Di cosa si tratta.
Premessa
“Nelle attuali condizioni di disciplina normativa – afferma l’ANQUAP – c’è un dispendio colpevole di strutture, attrezzature e personale; risorse solo parzialmente utilizzate in ragione di un calendario scolastico e funzioni
che lasciano vuoti troppi spazi temporali.
Gli edifici, i beni mobili, i servizi ed il personale docente (in parte anche il personale ATA) costano anche nei periodi (e sono tanti) di sospensione delle attività didattiche: le vacanze estive, quelle natalizie e pasquali che sommate giungono quasi a tre mesi.
Avvertiamo il dovere di un nostro specifico contributo di proposte per far sì che le scuole – aperte tutto l’anno e tutto il giorno – diventino luogo e centro di vita educativa e sociale per i bambini, i ragazzi e i giovani in età
scolare, gli adulti che lavorano e quelli che il lavoro non ce l’ hanno e quanti hanno raggiunto la pensione.”
Le proposte
1. Da settembre a giugno l’orario di servizio giornaliero delle scuole, dal lunedì al venerdì, è di almeno 9 ore (ad es. dalle 8,30 alle 17,30). Nei mesi di luglio e agosto (due mesi) e sempre dal lunedì al venerdì si osserva solo l’orario antimeridiano giornaliero di almeno 5 ore (es. dalle ore 8,30 alle ore 13,30).
Nel mese di agosto le scuole sono chiuse per 15 giorni a cavallo della festività di ferragosto.
Le ordinarie attività didattiche – curricolari ed extracurricolari, come previste nel PTOF – si svolgono tra settembre e giugno.
Nei mesi estivi di luglio e agosto attività di recupero dei debiti formativi, promozione delle eccellenze e attività che possono sviluppare le interrelazioni tra scuola e mondo del lavoro, nonché le attività sociali, culturali, ricreative e sportive rivolte agli alunni ed alla popolazione adulta.
2. l’orario di lavoro dei docenti è di 25 ore settimanali (in media) per undici mesi. L’orario è comprensivo di tutte le attività connesse alla funzione docente, anche quelle eventualmente rivolte agli adulti. La retribuzione viene conseguentemente aggiornata: più lavoro e più stipendio.
3. La governance politica delle scuole viene assegnata ad un organismo collegiale composto da 8 unità con adeguata rappresentanza di soggetti esterni alle componenti scolastiche.
4. la governance gestionale delle scuole viene svolta da un board (Comitato o Consiglio di Amministrazione) diretto dal Dirigente scolastico, legale rappresentante dell’Istituto, con accanto un Middle management (amministrativo e professionale: un quadro direttivo e professional) costituito dal Direttore SGA e da tre docenti per ogni scuola scelti
con procedura selettiva dal Consiglio dell’Istituzione.
5. Sia gli Amministrativi che i tecnici sono reclutati attraverso concorsi per titoli ed esami, superando l’attuale situazione di graduatorie permanenti solo per titoli. In ogni scuola va istituita la figura del Coordinatore Amministrativo, già prevista e mai introdotta, che svolge le
funzioni di Vice Direttore SGA.
6. le scuole autonome sono titolari di potere normativo di carattere statutario e regolamentare ed hanno la facoltà di
assumere a tempo determinato, anche part-time, esperti di comprovata esperienza e professionalità, per la
realizzazione di progetti particolarmente complessi e innovativi
7. Nel primo ciclo debbono esistere solo gli istituti comprensivi, mentre nel secondo ciclo va data priorità ad istituti autonomi dello stesso settore (solo Licei o solo Istituti Tecnici o solo Istituti Professionali).
8. sul piano contabile e finanziario le scuole svolgono la loro attività nei limiti di legge e senza ulteriori vincoli
regolamentari, come purtroppo avvenuto con il recente D.I. 129/2018.