Pochi docenti in pensione in Sicilia nel 2017: 1507 cattedre per ruoli e mobilità. Si spera in posti da organico di fatto e per infanzia rimodulazione posti potenziamento
Dai primi dati provvisori forniti dal Miur emerge che i pensionamenti dei docenti per l’a.s. 2017/18 saranno solo 1.507 in tutto, suddivisi in 1.074 per la secondaria, 297 per la scuola primaria e 136 per la scuola dell’infanzia.
Questi numeri devono fare i conti con quanto deciso nel contratto collettivo per la mobilità del personale docente per l’a.s. 2017/18, che destina il 60% dei posti disponibili alle immissioni in ruolo e il 40% alla mobilità (30% mobilità interprovinciale e 10% passaggi di ruolo e cattedra).
Tuttavia il numero dei docenti siciliani in servizio fuori regione e che molto probabilmente produrranno domanda di mobilità interprovinciale per l’a.s. 2017/18, sono molti di più: 10mila i docenti siciliani assunti con la 107, cinquemila dei quali in altre regioni. A costoro, che potranno usufruire della deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di immissione in ruolo si aggiungono i cosiddetti “docenti immobilizzati”, ossia i docenti assunti prima del 2015 ma che non sono ancora riusciti a rientrare in regione.
Se il numero delle cattedre disponibili per i ruoli dovesse rimanere tale, i posti sarebbero così suddivisi: 904 per le assunzioni da concorso e da GaE, 452 per la mobilità e 151 per i passaggi di cattedra e di ruolo.
Il gap maggiore risulta sicuramente per infanzia e primaria: a superare la prova scritta per il concorso a cattedra sono stati in circa 700, mentre i posti disponibili potrebbero essere appena 180 per l’a.s. 2017/18. Senza contare che le fila delle graduatorie ad esaurimento si ingrossano sempre più in conseguenza degli inserimenti dei docenti in possesso di diplomati magistrali con titolo conseguito entro l’a.s. 2001/02.
“Paradossale — dice Leonardo Alagna docente di sostegno assunto a Roma e coordinatore del gruppo Osservatorio diritti scuola a Repubblica.it, — che soltanto il 30 per cento dei posti venga destinato al trasferimento lasciando fuori provincia migliaia di siciliani”
In realtà, questi dati sono ancora parziali. Siamo infatti in attesa di due provvedimenti importanti, quali la trasformazione di un certo numero di cattedre da organico di fatto in organico di diritto (il Miur ne chiede 25.000, il MEF ne vuole accordare solo 11.000) e la rimodulazione dei posti di potenziamento che, senza creare esubero negli altri ordini di scuola, assegni dei posti anche per l’infanzia, in modo da smaltire le relative GaE, penalizzate dal mancato potenziamento nel 2015 e dalle assunzioni da concorso 2012 nella tornata del 2016.
Il primo provvedimento è stato inserito nella Legge di Bilancio, per cui è solo questione di definire il numero, il secondo invece è inserito nella delega 0-6, che dovrebbe vedere definitivamente la luce entro aprile 2017.
Dunque, il dato è da leggere ancora come non definitivo, seppure indicativo di una tendenza (pochi i pensionamenti). Vedremo quali saranno le risposte che il Ministero darà alle attese dei docenti ancora inseriti nelle GaE e ai vincitori di concorso.
“Se molti di questi colleghi sono tornati in assegnazione provvisoria — osserva Grazia Maria Pistorino, della Flc Cgil siciliana sempre su Repubblica.it di Palermo — vuol dire che i posti ci sono, basterebbe trasformare l’organico di fatto e l’organico in deroga di sostegno in posti di diritto”
link alle tabelle dei pensionamenti attesi per l’a.s. 2017/18.