Organico potenziato, docenti coprono incarichi di funzione strumentale. Dirigente: io interpreto le note come mi pare. Proposte anche fotocopie
Continuano ad arrivare fiumi di segnalazioni (che non possiamo pubblicare tutte per ovvie ragioni) alla nostra redazione per quanto riguarda il cattivo uso dell’organico potenziato. Alcuni docenti vengo utilizzati, impropriamente, ad esempio per coprire posti di funzioni strumentali.
I docenti di potenziamento hanno l’obiettivo di potenziare la didattica, non c’è alcun riferimento al loro utilizzo per attività funzionali. Ma ciò, a quanto pare, non interessa ad alcuni dirigenti che ritengono di poter interpretare la normativa come meglio credono.
Altri docenti invece vengono utilizzati per coprire spezzoni vacanti. Cosa che abbiamo già detto non essere possibile e non come ore aggiuntive.
“Interpreto le circolari come mi pare”
Avevo chiesto alla Dirigente di poter avere solo due ore in una sola classe per sentirmi una Docente e non una potenziata tappabuchi, cosi come e’ accaduto in tante scuole e come prevede l’ultima circolare del 5 settembre. Infastidita mi ha risposto che lei le circolari le interpreta come le pare. Ha dato tutte le ore della mia materia a soli uomini a me ha affidato forse impietosita l’alternanza scuola lavoro infastidendo i colleghi tutor i quali mi hanno subito chiesto quale sarebbe stato il mio compenso per una funzione che potrebbero svolgere loro.
Pertanto hanno sottolineato alla collaboratrice del ds che il mio ruolo e’ superfluo non vi nascondo la mia frustazione pensavo che il ruolo di tappabuchi era previsto solo per il primo anno pensare di farlo per tuttala vita!!!
Mi dimetto con una dirigente sorda ed indifferente alle esigenze delle sue risorse umane il mio malessere si ripercuote sulla mia famiglia e non e’ giusto. Tanti anni di studio per cosa?
Docente potenziamento a svolgere attività di orientamento
Vi segnalo una delle tante “follie” avvenute nel mio istituto, un Liceo Artistico dell’alta Brianza, dove sono attivi tutti e sei gli indirizzi di specializzazi one (Arti Figurative, Grafica, Audiovisivo, Design, Architettura e
ambiente, Scenografia), a cui è stato assegnato un docente della A036 (Filosofia, Pedagogia e scienze dell’educazione), disciplina non presente nel nostro piano studi, quindi a zero ore cattedra, ma che svolgerà attività di orientamento in entrata, inter medio e in uscita.
Un collega che non conosce affatto la nostra tipologia di scuola, fino al giorno prima insegnava in altre tipologie di liceo e, sopratutto con nessuna conoscenza delle materie di indirizzo dell’area artistica, ma il bello deve ancora arriva re, dovrà organizzare o comunque dirigere i lavori per la mostra finalizzata alle tre giornate di open day; l’allestimento dei due stand nei Campus del territorio; le giornate di stage per gli studenti delle medie; gli incontri con le scuole post-diploma di specializzazione e tutte le attività di rete.
18 ore a disposizione e privati della dignità
Cari colleghi, che siete incappati nella mia situazione chi meglio di voi può capirmi?! Questa è la mia esperienza: dopo 8 anni di precariato, tra scuola pubblica e privata ecco arrivato finalmente il ruolo. Il mio primo pensiero è stato: menomale, avrò come tutti gli altri uno stipendio, senza sentirmi più una pezzente che elemosina all’inps la disoccupazione d’estate e la riceve a gennaio! Ma soprattutto ho pensato: che bello avrò le mie classi e la mia cattedra! Ma quando? Quando è successo tutto ciò? Non ancora, nel mio caso. Ho lo stipendio si ma tutto il resto no. Sono capitata in un liceo scientifico, non lontano da casa perciò invidiata benevolmente da molti miei colleghi, dove non è presente la mia materia.
Ce n’è una affine sulla quale, grazie al titolo, potrei accedervi… speravo almeno in una classe, mica tanto.Subito lo staff mi spiattella un NO grosso come una casa e mi dice: farai quello che ha fatto il collega tuo l’anno scorso. E cioè 18 ore di supplenze! (solo che lui, durante l’anno di prova, ha “dovuto” produrre qualcosa e quindi ai ragazzi di un biennio ha fatto fare – gli hanno fatto fare – un progetto nelle ore di supplenza). Ho proposto la mia materia come alternativa alla religione e mi hanno risposto: già abbiamo questi altri due di Diritto che non sappiamo come occupare, la fanno loro tu non puoi! Allora mi sono ingegnata e ho proposto un progetto pomeridiano, ancora non in maniera ufficiale, e mi è stato detto: i nostri studenti sono degli atleti e in più studiano molto non avranno tempo per venire al tuo corso! Intanto crisi d’identità e crisi di pianto mattino e sera perchè la mia figura non solo non viene considerata ma viene anche sminuita. Il giorno prima del 14, l’inizio di questa scuola, vedo l’orario sul sito e leggo: 18 d (disposizione) mi piglia malissimo ma comunque vado. Faccio le prime supplenze, mi porto un tablet e inizio a spiegare chi sono e cosa faccio nella vita e nelle scuole dove sono stata, normalmente. I ragazzi sembrano apprezzare però mi chiedono: 1) quando ci rivedremo? 2) quando dobbiamo portare il materiale? 3) ci avviseranno quando avremo la Sua materia? Tutte domande a cui io attualmente non so rispondere. Ho avuto un momento di “confronto”, diciamo così, con la responsabile del plesso la quale mi ha simpaticamente detto: non ti permettere di disturbarmi mai più con un messaggio (whatsapp) fuori dall’orario di lavoro (pensate che mi ero preoccupata di chiederle di nuovo una classe specifica giacchè sapevo sarebbe stata scoperta l’indomani, per proseguire il lavoro) in più mi ha detto: te lo dico chiaramente, tu qui sei l’ultima arrivata e da tale sarai trattata, io ho altre priorità al momento, stai al tuo posto (perchè le avevo chiesto uno spazio fisico per potermi organizzare un laboratorio). Ogni mattina che arrivo mi controlla l’orario: perchè sei qui a quest’ora? E io rispondo: perchè è l’orario. E lei va a controllare. Oggi si è messa a parlare di organico potenziato (ancora distinzioni) con altri due colleghi in aula docenti dove ero anch’io presente e uno di loro le fa: ma perchè non facciamo fare le figure strumentali e i coordinatori a “questi” del potenziamento che stanno qui a non fare niente!Penso che questa non sia vita ma sopravvivenza, penso che con tutto quello che c’era da fare nella mia scuola io sto qui ad essere trattata “da ultima arrivata” quando di la ci sono colleghi e studenti che mi reclamano! Penso che l’unico sollievo lo sento quando entro in classe e sto a contatto con gli studenti ma che comunque è poco per hè poi non si riesce a creare nulla di concreto e continuativo se tutto rimane legato alle supplenze. Penso che sono incappata in una scuola, o meglio, staff, di me**a e che la Legge 107 abbia ucciso la dignità di molti come me che la scuola la vivevano al 100% e non solo all’interno dell’orario di lavoro!!!
Supplentificio
Gentile redazione,
Desidero anche io segnalarvi il mio caso. Sono entrata in ruolo lo scorso anni, in fase c, da concorso (storia e filosofia). Sono finita in un liceo con più indirizzi. .. ho fatto solo supplenze giornaliere, dal primo all’ultimo giorno, anche per tutte le 18 ore settimanali. Il preside era sempre troppo occupato per riceverci e sosteneva di avere cose più importanti da fare e che noi “di potenziamento” dovevamo avere pazienza. Nessun progetto è mai partito e i progetti che abbiamo proposto erano sempre “inattuabili”.
Quest’anno credevo che la mia agonia fosse finita, ma a causa di un errore del fantomatico algoritmo non ho avuto assegnazione in alcun ambito (nonostante la priorità da concorso e il fatto che molte persone con zero.punti lo abbiano ottenuto). Il provveditorato, dopo giorni di file indicibili e confusioni, mi conferma il loro errore e mi chiede di avere “pazienza”, risolveranno e mi restituiranno titolarità e mi daranno una sede. Peccato però che nel frattempo mi abbiano fatto riprendere servizio nella scuola dello scorso anno, “in appoggio” momentaneo. Ebbene, nella mia scuola nessuno sapeva niente, quindi ho dovuto insistere affinché leggesse circolare e mi facessero fare la presa di servizio. Da quel momento, pur non avendo un orario di servizio (unica su 120 docenti) , ho dovuto formularne uno da sola, sono stata rimessa a far supplenze giornaliere (in tre giorni già dodici ore
di supplenze).
Mi chiedo se questo incubo finirà mai e soprattutto se sia giusto, dopo una vita di professione, due lauree, la Ssis, master, specializzazioni e il concorso 2012 superato, subire questa interminabile e indefinibile umiliazione professionale, che spesso mi fa venire voglia di abbandonare per sempre la scuola ( per la quale ho combattuto, visto che ho scelto per passione e vocazione questo lavoro) Grazie per l’attenzione e per il lavoro che svolge te per noiinsegnanti.
Un cordiale saluto
Tappabuchi e due ore di supplenza su spezzone
Dopo un anno di prova allucinante, partito a dicembre ’15, in cui ho elaborato dal nulla 5-6 moduli per sostituire colleghi di materia affine, in scuola di ordine diverso (anno di prova ancora non si sa se superato o meno in quanto la scuola rilascia certificazioni solo alla P.a. e non al sottoscritto dice giustamente il dirigente), dopo aver risposto alla chiamata diretta il 17 agosto a tempo di record ma non aver ricevuto l’incarico dal dirigente non si capisce perché, avendo io più ore di formazione degli altri… Mi ritrovo nella scuola affianco a quella dell’anno scorso a far che? Tappabuchi e forse 2 ore di lezione su spezzone prese dalla collega che ha chiesto utilizzazione provvisoria a Catania con ricongiungimento a marito e due figli piccoli.
Supplente su potenziamento, mi hanno proposto di fare fotocopie
Premetto che sono un insegnante di materie giuridico – economiche (vecchia A019) in terza fascia. Lo scorso anno scolastico (2015-2016) sono stata nominata supplente su una cattedra di organico potenziato presso un istituto professionale. Dopo l’inizio della fase C ho infatti iniziato a ricevere convocazioni praticamente ogni giorno, per sostituire docenti entrati di ruolo che hanno preferito terminare l’anno nelle scuole dove avevano iniziato. Le chiamate arrivavano anche per scuole dove la materia diritto non è compresa(rientrando nell’ambito delle materie umanistiche) : scuole secondarie di primo grado e licei.
Prima di accettare ho quindi voluto sentire dai Presidi come intendevano utilizzare i docenti di potenziamento e soprattutto come li volevano utilizzare i Dirigenti Scolastici nelle cui scuole non era previsto il diritto e l’economia tra le materie di insegnamento
Non vi dico le risposte ricevute! Alcuni, maleducatissimi, mi hanno risposto che a loro un insegnante di diritto non serviva e che quindi non avevano idea di che cosa farmi fare se non supplenze per sostituire i colleghi assenti o … attenzione: fotocopie! Altri sbuffando mi rinfacciavano di non essere in grado di insegnare l’inglese o la matematica, perchè a loro sarebbe servito di piu’.
Alla fine optato per l’istituto professionale, almeno tra le materie di insegnamento era presente anche il diritto …. Bene! mi sono trovata ad affiancare insegnanti di italiano che all’inizio erano anche infastiditi dalla mia presenza perchè c’erano già gli insegnanti di sostegno, e così ci sarebbe stato, a loro dire, un sovraffollamento (NB: stiamo parlando di classi prime di un istituto professionale per l’artigianato con classi di 30 studenti!).
Nelle migliori delle ipotesi, laddove non mi solo limitare a contenere gli studenti piu’ indisciplinati ormai in odore di bocciaura portandoli fuori dalla classe, mi trovavo a dover prelevare un gruppetto di ragazzi stranieri che non parlavano neanche una parola della nostra lingua per insegnargli … l’italiano!… Di 18 ore, solo 4 erano svolte in affiancamento/collaborazione con l’insegnante di diritto …. per il resto ero considerata da insegnanti, studenti, e Preside, meno di un insegnante di sostegno. Non avevo registro, non potevo dare valutazioni, il mio nome non figurava da nessuna parte, però ho dovuto partecipare ai ricevimenti genitori (dove ovviamente non veniva nessuno), agli scrutini (per dare la mia non richiesta e assolutamente irrilevante valutazione), fare la relaziona annuale e ho dovuto addirittura partecipare alla riunione disciplinare per la scelta dei testi scolastici per l’anno successivo…
di italiano e storia! . Unica soddisfazione: 12 punti in graduatoria e uno stipendio
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