Valutazione. Insegnanti di una scuola rinunceranno al premio di 23.000 euro, “aumenta la competizione”
I docenti di una scuola della provincia di La Spezia hanno deciso, con documento stilato in Collegio Docenti, di rinunciare al bonus premiale derivante dalla valutazione.
I docenti di una scuola della provincia di La Spezia hanno deciso, con documento stilato in Collegio Docenti, di rinunciare al bonus premiale derivante dalla valutazione.
La legge prevede l'istituzione in ogni scuola di un Comitato di Valutazione composto da
- tre docenti di cui due scelti dal collegio ed uno scelto dal consiglio di istituto;
- un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale (nella rosa dei docenti e dei dirigenti scolastici e tecnici).
A questi si aggiungono:
- due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo;
- un rappresentante dei genitori ed uno degli studenti per la scuola del secondo ciclo.
Il compito del Comitato è quello di individuare propri criteri di valutazione in base a parametri generali:
a) qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) i risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.
La scheda di approfondimento di OrizzonteScuola.it
La valorizzazione del merito riguarderà tutto il personale docente di ruolo, escludendo quello precario. Ogni scuola riceverà tra i 20.000 e i 30.000 euro, in media circa 23.000 euro.
Bonus per il merito: 20/30.000 euro a scuola, ma solo per i docenti di ruolo
Per i docenti del Parentucelli Arzelà di La Spezia, dicevamo, tale sistema di valutazione comporta "uno sterile aumento della competizione individuale tra i docenti". E ancora, il meccanismo di valutazione spingerebbe i docenti a sacrificare la libertà di insegnnamento, nonchè le peculiarità della singola classe.
E infine, secondo il documento stilato in Collegio Docenti, "il potere deliberante sull'assegnazione dei premi ai Dirigenti Scolastici determina una forte gerarchizzazione e aziendalizzazione della scuola pubblica, minandone il pluralismo e la democrazia previsti dalla Costituzione"
I prof . che hanno firmato il documento (55 su 97, ma si attende la risposta di coloro che non erano presenti alla seduta), si sono impegnati a devolvere il bonus premiale, qualora saranno individuati tra i cosiddetti meritevoli, all'istituto scolastico stesso, come "contributo di privati".