TFR in busta paga e doppio stipendio a Febbraio. Personale scuola escluso
"Mi piacerebbe che dal prossimo anno i soldi del Tfr andassero subito in busta paga", ha affermato Matteo Renzi. Insomma, vorrebbe che la liquidazione venisse utilizzata dai lavoratori rinunciando alla cifra a fine carriera.
"Mi piacerebbe che dal prossimo anno i soldi del Tfr andassero subito in busta paga", ha affermato Matteo Renzi. Insomma, vorrebbe che la liquidazione venisse utilizzata dai lavoratori rinunciando alla cifra a fine carriera.
Una proposta che ha fatto discutere, dato che una proposta del genere danneggerebbe le piccole e medie imprese. I lavoratori potrebbero contare su uno stipendio in più durante l’anno, ma a fine carriera non percepirebbero una lira.
Una proposta che ha come scopo il rilancio dei consumi, insieme all’idea degli 80 euro in busta paga a seguito del taglio Irpef (misura che non ha portato ai risultati sperati, in realtà).
Ma si tratta di una proposta che non coinvolge i dipendenti dello Stato. Secondo l’ANIEF, il motivo per cui Renzi non ha proposto lo stesso per gli statali è legato al fatto che i soldi del TFR dei lavoratori statali sono stati prosciugati dal buco coperto dall’Inps a seguito della fusione con l’Inpdap.
Quindi, nessuna possibilità per gli statali di usufruire (qualora venisse approvata) come per i dipendenti privati di avere un doppio stipendio nel mese di Febbraio.