Test invalsi alle superiori. UDS: “giornata di boicottaggio contro DDL Renzi e valutazioni punitiva”

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Domani, 12 maggio, alle studentesse e agli studenti frequentanti il secondo anno delle scuole superiori verranno somministrate le prove Invalsi. L’Unione degli Studenti invita al boicottaggio e, dopo aver promosso una fotopetizione molto partecipata, lancia una giornata di mobilitazione contro La Buona Scuola e i test standardizzati attraverso assemblee pubbliche, lezioni in piazza, scioperi bianchi, flash mob, dibattiti e molto altro.

Domani, 12 maggio, alle studentesse e agli studenti frequentanti il secondo anno delle scuole superiori verranno somministrate le prove Invalsi. L’Unione degli Studenti invita al boicottaggio e, dopo aver promosso una fotopetizione molto partecipata, lancia una giornata di mobilitazione contro La Buona Scuola e i test standardizzati attraverso assemblee pubbliche, lezioni in piazza, scioperi bianchi, flash mob, dibattiti e molto altro.

“Come ogni anno, abbiamo lanciato una giornata di boicottaggio che coinvolgerà migliaia di scuole per ribadire che non compileremo a  testa bassa dei test costosi, dannosi, escludenti e antidemocratici!dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti– Domani non ci limiteremo a lanciare un segnale forte contro un’idea di valutazione punitiva, meritocratica e utile solo ad operare una selezione feroce all’interno delle nostre classi e delle nostre scuole, ma daremo vita all’ennesima giornata di opposizione a un Governo che si ostina ad avere un atteggiamento sfacciatamente antidemocratico, rifiutando il confronto con chi nelle scuole e nelle piazze si è mobilitato contro La Buona Scuola.

“Non ci faremo intimorire da un Governo che procede per forzature democratiche! –dichiara Ilaria Iapadre, responsabile dell’area tematica “Didattica e Valutazione” per l’Unione degli Studenti- Sin dall’autunno abbiamo costruito nelle scuole e nelle piazze momenti di dibattito per contrapporre al ddl Renzi risposte altrettanto forti ma di massa in grado di contrastare il definitivo smantellamento della scuola pubblica. Veniamo spesso tacciati di avere paura di essere valutati, ma non è così! Abbiamo dimostrato di saper avanzare valide proposte alternative! La nostra idea di valutazione valorizza realmente le capacità, migliora la didattica, educa alla cooperazione e fa dell’analisi dell’errore un momento imprescindibile di crescita individuale e collettiva, come si può leggere nel documento de L’Altrascuola. Insomma, vogliamo essere valutati, non schedati!”

“Boicottaggi, assemblee pubbliche, lezioni in piazza, scioperi bianchi, flash mob e dibattiti sono solo alcune delle tante attività che organizzeremo da nord a sud del Paese –conclude la nota dell’Unione degli Studenti– Gli studenti non sono numeri e non possono nè vogliono essere giudicati da test a crocette. Ricordiamo che le prove Invalsi non sono obbligatorie nè per i docenti nè per gli studenti e che dopo il 12 maggio sarà operativo il nostro sportello contro le illegittime sanzioni disciplinari a chi sceglie di boicottare. Contro La Buona Scuola, contro una didattica nozionistica che allena ai quiz e alla competizione, contro una valutazione punitiva pretendiamo un’AltraScuola che educhi al pensiero critico e alla cooperazione”

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