Stop ad assunzione per precari storici, Europa chiude infrazione. ANIEF, avvieremo nuovo ricorso

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Ieri il comunicato del Ministero che comunicava l'archiviazione della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia sul lavoro a tempo determinato nel settore della scuola pubblica, aperta nel 2010.

Ieri il comunicato del Ministero che comunicava l'archiviazione della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia sul lavoro a tempo determinato nel settore della scuola pubblica, aperta nel 2010.

Una infrazione che ha condannato l'Italia per abuso di precariato invitando a trovare una soluzione per i docenti con più di 36 mesi di servizio.

Secondo il Governo sarebbe bastato il piano straordinario di assunzioni previsto dalla riforma della scuola, secondo i sindacati no.

La Commissione europea ha chiuso ieri l'infrazione, facendo esultare il Governo.

Appena giunto in redazione un comunicato dell'ANIEF che annuncia un nuovo ricorso contro l'Italia.

"La Commissione UE chiude la procedura d’infrazione – dice l'ANIEF – per abuso di precariato in Italia, ma per il sindacato la partita non è chiusa: pronto un nuovo ricorso"

Il direttivo Anief ha deciso, così, di impugnare, per le stesse motivazioni e sempre alla Commissione Europea, la parte della Legge 107/15 relativa alla stipula dei contratti a tempo indeterminato che "espelle, anziché stabilizzare, decine di migliaia di docenti precari e Ata che hanno svolto oltre 36 mesi di servizio: a dirlo oggi a Salerno è stato Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, in avvio del Consiglio nazionale Cisal dedicato al tema del “Lavoro che non c’è”."

Il sindacalista ha ricordato che a sostenere questa tesi sono ormai anche i giudici del lavoro, come quelli di Lanciano che in questi giorni hanno condannato il Miur a risarcimenti superiori a mezzo milione di euro nei confronti di 54 docenti e Ata non stabilizzati, proprio per l’abuso dei contratti a termine.

"E sono migliaia ancora oggi i ricorsi pendenti al giudice del lavoro – per ottenere il risarcimento del danno, scatti anzianità ed estensione dei contratti – in attesa della sentenza della Consulta. I nostri legali – conclude Pacifico – sono pronti ad una nuova battaglia in ogni grado di giudizio. Sino a costo di arrivare di nuovo alla Corte di Giustizia di Lussemburgo"

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