Sciopero blocco contratti. Intervengono UGL e ANIEF

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red – Non solo CGIL, CISL e UIL, dicono la propria anche UGL e ANIEF. Per i primi "sarebbe stato più opportuno mobilitarsi unitariamente", per i secondo lo sciopero è "inutile e incoerente"

red – Non solo CGIL, CISL e UIL, dicono la propria anche UGL e ANIEF. Per i primi "sarebbe stato più opportuno mobilitarsi unitariamente", per i secondo lo sciopero è "inutile e incoerente"

Per Centrella, segretario UGL "sarebbe stato più per far comprendere a Governo e Parlamento quanto essa (la Legge sulla Stabilità ndr) sia iniqua nei confronti di quella fascia della popolazione che più ha sofferto negli ultimi anni, perdendo risorse e diritti, a causa della crisi e di scelte sbagliate di politica economica”.

Ed annuncia la proclamazione “di uno sciopero nazionale di 4 ore su base territoriale con data da definire nei prossimi giorni e che intanto oggi sono state inviate ai Capigruppo di Camera e Senato richieste di incontro per sensibilizzare il Parlamento sugli effetti devastanti della Legge di Stabilità”.

“L’Ugl – conclude il sindacalista – continuerà ad essere disponibile a protestare insieme a quanti condividono le stesse battaglie e difendono gli stessi interessi, perché se il sindacato riesce ad essere tutto unito ha maggiori possibilità di far ascoltare la propria voce e di far invertire la pericolosa consuetudine di far pagare di più a chi ha di meno”.

Diverso tenore le affermazioni di Pacifico, presidente ANIEF.

"Il blocco dei contratti deciso dal Governo è figlio degli accordi sottoscritti dalla maggior parte dei sindacati nel febbraio del 2011: che senso ha opporsi oggi, cavalcando la rabbia dei lavoratori statali che perderanno tra i 4 e i 20mila euro?"

"I sindacati – continua il comunicato – che indicono oggi lo sciopero generale contro la legge di stabilità, che farà perdere ai dipendenti statali 4-5mila euro e ai dirigenti pubblici oltre 20mila euro, dovrebbero mostrare almeno un po’ di coerenza: perché nel 2011 avallarono, quasi all’unanimità, l’accordo interconfederale del 4 febbraio 2011, per poi sottoscrivere l’atto di indirizzo successivo all’Aran del 15 febbraio con l’allora ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, che andava a porre le basi per la cancellazione anticostituzionale degli ‘scatti’ stipendiali?"

E le scelte contenute nel DEF 2013 "non sono altro che la conseguenza di quell’accordo, a sua volta figlio del decreto legislativo 150/09"

Questi sono i motivi per cui lo sciopero proclamato da CGIL, CISL e UIL è, per l’ANIEF, "è inutile e incoerente". L’unica strada percorribile resta il ricorso alla giustizia.

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