Scatti stipendiali, vittoria (per i prof). Pagamento 2012, sblocco 2013 e ripristino 2014. Gli ATA? Il testo del Decreto
red – Oggi in Consiglio dei Ministri, il Governo ha approvato un Decreto che mette fine alla vicenda del recupero dei 150 euro dagli stipendi dei prof e non solo. Vittoria su tutti i fronti, ma mancano gli ATA. Con le reazioni da parte dei sindacati. Per la UIL resta buco del blocco 2013
red – Oggi in Consiglio dei Ministri, il Governo ha approvato un Decreto che mette fine alla vicenda del recupero dei 150 euro dagli stipendi dei prof e non solo. Vittoria su tutti i fronti, ma mancano gli ATA. Con le reazioni da parte dei sindacati. Per la UIL resta buco del blocco 2013
Infatti, il Decreto pone le condizioni per il recupero degli scatti stipendiali del 2012 e 2013, che dovranno essere negoziati all’ARAN.
Per questi scatti viene accantonata la somma di 120 mln di euro provenienti dal fondo derivante dai risparmi provenienti dai tagli Gelmini. Il resto dovrà provenire dal taglio al fondo di istituto.
"Il Consiglio dei ministri – recita il comunicato del CdM – ha approvato, su proposta del Presidente, Enrico Letta, e dei ministri dell’Istruzione università e ricerca, Maria Chiara Carrozza, dell’Economia e Finanze, Fabrizio Saccomanni, e della Pubblica amministrazione e Semplificazione, Gianpiero D’Alia, un decreto legge in materia di retribuzioni per il personale della Scuola che demanda ad un’apposita sessione negoziale il riconoscimento dell’anno 2012 ai fini della progressione stipendiale del personale della scuola (docente, educativo ed Ata)".
Il Decreto dà lo stop al prelievo dei 150 euro dagli stipendi ed evita, inoltre la doppia emissione per il reintegro delle somme sottratte. Stipendio gennaio 2014. 150 euro (eventualmente) decurtati, saranno recuperati con una emissione straordinaria
Inoltre, a sorpresa, il Decreto ripristina gli scatti stipendiali per il 2014
Leggiamo nel comma 4 del Decreto, "in relazione a quanto disposto dall’articolo 1, comma 1, lettera b), del Decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre n. 122, per il personale della scuola non trova applicazione per l’anno 2014, nell’ambito degli stanziamenti di bilancio relativi alle competenze stipendiali, l’articolo 9 comma 1 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, come prorogato dall’articolo 1, comma 1, lettera a), del citato decreto del presidente della Repubblica . 122 del 2013"
Il testo, dunque, stabilisce che per il 2014 "non trova applicazione" il blocco previsto dalla Manovrina correttiva del 2010 (dl 78, misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria), che stabilisce – al comma 1 dell’articolo 9 – che il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti pubblici (compresi quelli della scuola) "non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010, al netto degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva, incluse le variazioni dipendenti da eventuali arretrati".
Infine, "il ministro dell’Economia – troviamo riportato alla fine del primo articolo – è autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio".
Per la UIL resta buco del blocco 2013.
2012 – anno che sarà valido solo se si chiude la trattativa all’Aran (è il terzo del triennio di blocco 2010 – 2011 – 2012. In analogia con quanto già fatto per la validità del 2011, occorre una trattativa per pagare gli scatti maturati).
2013 – non è valido. Resta infatti in piedi il provvedimento di blocco previsto dal governo.
2014 – è valido grazie al provvedimento emanato oggi da Palazzo Chigi sia come anzianità che come aumento di stipendio conseguente al riconoscimento delle anzianità degli anni precedenti.
In sostanza viene ripristinata la progressione economica per anzianità prevista dal contratto vigente, ma viene per tutti rallentata per il mancato riconoscimento del 2013.
ATA
Non è stata affrontata, invece, la questione relativa al personale ATA, relativamente alla restituzione della retribuzione per lo svolgimento delle mansioni superiori. Era attesa per oggi, infatti, una risoluzione alla questione, ma nel testo del Decreto non se ne fa menzione.
La CISL è intervenuta prontamente sulla faccenda: "Quanto al recupero di compensi già erogati negli anni scorsi, – dice Scrima – si tratterebbe di un’operazione inaudita e
inconcepibile, addirittura di un furto, visto che con quei soldi si sono pagate prestazioni già rese effettivamente dai lavoratori."
Le reazioni
FLCGIL: Il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa non può essere ridotto!
CISL: Scrima, sugli scatti si vada rapidamente al negoziato
GILDA: Bene decreto legge scatti, ora subito trattativa all’Aran
UIL: Il Governo trova una soluzione con il ‘balletto degli anni degli scatti’