Scatti di anzianità, Giannini li vuole negoziare. Siamo ancora all’anno zero

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L'azzeramento totale degli scatti di anzianità presente nella "Buona Scuola" è in discussione. Governo e PD aprono dopo la sonora bocciatura venuta fuori dalla consultazione.

L'azzeramento totale degli scatti di anzianità presente nella "Buona Scuola" è in discussione. Governo e PD aprono dopo la sonora bocciatura venuta fuori dalla consultazione.

"L'idea di un azzeramento totale degli scatti di anzianità, – ha detto oggi la Giannini – da cui si parte volutamente nella Buona scuola per dare un messaggio forte in questa direzione, è un punto sicuramente da discutere e negoziabile".

Diciamolo chiaramente, il Governo su questo punto ha preso una batosta senza precedenti, con il mondo della scuola che si è rivoltato, silenziosamente, ma inesorabilmente. 300 mila firme raccolte dai sindacati e migliaia di delibere dei collegi docenti che hanno bocciato lo scellerato progetto di eliminare gli scatti stipendiali.

Adesso il Ministro apre, non potrebbe fare diversamente, stesso anche il Partito Democratico, per voce dello stesso Renzi al seminario dedicato alla riforma della scuola.

Eliminare totalmente gli scatti stipendiali è un errore politico oltre che una mazzata per la classe docente. Non era necessario fare una consultazione per comprenderlo.

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Alle parole del Ministro Giannini è intervenuta la CISL che ha ricordato alla Giannini che il luogo per discutere il tema è la contrattazione. "Vogliamo sperare – ha detto Scrima – che l’accenno al negoziato non si riferisca tanto al dibattito in ambito politico, ma sia la presa d’atto che la sede naturale e legittima di discussione e decisione, quando si tratta di retribuzione del personale, è quella del contratto di lavoro."

Diversa, l'interpretazione dell'ANIEF, "non 'è nulla da negoziare – afferma Pacifico –  niente diktat, gli aumenti stipendiali automatici, che per i lavoratori della scuola rimangono l’unica forma di carriera professionale, vanno assolutamente mantenuti in vita."

Ieri, Di Menna della UIL aveva ricordato che "L’idea degli scatti di merito a due insegnanti su tre in ogni scuola era offensiva".

Di diverso avviso Forza Italia, che con Centemero e Gelmini criticano il passo indietro del Governo.

Sulla questione scatti e merito siamo ancora al punto di partenza, all'anno zero. Se il Governo avesse fatto una proposta decente, sulla quale fosse stato realmente possibile negoziare, oggi ci troveremmo probabilmente in una condizione decisamente diversa.

La Giannini vuole negoziare, ma prima bisogna fare una proposta sulla quale è possibile negoziare.

Nel frattempo è giunta notizia della volontà da parte del Partito Democratico di puntare su una diversa impostazione degli scatti con un sistema misto che preveda la possibilità per il 25% dei docenti di fare carriera diventando docenti "esperti" ma lasciando, interamente o parzialmente è un dato non ancora diffuso, gli scatti di anziantià.

Riforma. 180 mila docenti potranno diventare "esperti" e guadagnare di più. Con quali risorse?

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