Ripristino ore tagliate negli istituti tecnici e professionali. Sì, ma non si sa quando. Intanto serve aumento organici docenti
Riuscire a far applicare una sentenza al Ministero dell'Istruione non è questione di ordinaria amministrazione, possono trascorre anche anni, come sta accadendo per quella relativa al ripristino delle ore tagliate dalla riforma Gelmini negli istituti tecnici e professionali, giudicata illegittima dal TAR.
Riuscire a far applicare una sentenza al Ministero dell'Istruione non è questione di ordinaria amministrazione, possono trascorre anche anni, come sta accadendo per quella relativa al ripristino delle ore tagliate dalla riforma Gelmini negli istituti tecnici e professionali, giudicata illegittima dal TAR.
Riassunto delle puntate precedenti. Nell'aprile 2013 il Tar del Lazio sezione III bis con sentenza numero 3527/2013 accoglieva il ricorso dello SNALS-Confsal, annullando i provvedimenti con cui era stato ridotto l'orario complessivo annuale delle classi seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e professionali.
Stante l'inerzia del Ministero a dare esecuzione alla sentenza, lo SNALS-diffidava l'Amministrazione a provvedere in senso conforme alla decisione del Tar; a fronte dell'atto di significazione, il Ministero, con determinazione n. 891 del 28 marzo 2014 riteneva inapplicabile la sentenza per gli anni scolastici 2014, 2015 e seguenti, il sindacato fu costretto a proporre un nuovo ricorso al Tar del Lazio.
Il Tar del Lazio (pres. Dott. Massimo Luciano Calveri, estensore dott. Alfredo Storto), con ordinanza n. 3053 del 4 luglio 2014 , sospese in via d'urgenza la nota del 28 marzo 2014, con la quale il Miur aveva rifiutato di dare esecuzione alla sentenza del Tar.
Risultava pertanto confermato l'obbligo per l'Amministrazione di ripristinare negli istituti tecnici e professionali gli orari curriculari previgenti alla riforma di cui ai D.P.R. n. 87 e 88 del 2010, per l'anno scolastico 2014-2015; a ciò il Miur non ha affatto adempiuto se non con una dichiarazione d'intenti esternata in data 15/07/2014 nel corso dell'incontro tra la delegazione dello SNALS-CONFSAL e i rappresentanti dell'amministrazione i quali avevano semplicemente comunicato la loro intenzione di voler dare attuazione al disposto della sentenza del TAR Lazio n. 3053, il tutto però è rimasto lettera morta.
In seguito il Tar Lazio, sez. III bis (presidente estensore dott.ssa Pierina Biancofiore), con decisione n. 6438/2015 ha ordinato al Miur di dare esecuzione alla sentenza n. 3527/2013 , nel caso in cui il Miur non dovesse adeguarsi alla pronuncia del giudice amministrativo entro 30 giorni che decorrevano dal 7 maggio 2015 data notifica. In caso contrario il Miur sarebbe stato commissariato.
Ad oggi, nulla è stato modificato dal Miur.
Il Sottosegretario Toccafondi risponde all'interrogazione del Sen. Bocchino affermando che il commissario, considerato che il riordino era stato attuato con regolamenti di delegificazione, ha proceduto all'esecuzione della sentenza di ottemperanza mediante l'avvio del medesimo iter procedurale. Dal canto suo, il Dicastero ha inoltrato al Ministero dell'economia e delle finanze gli schemi di regolamento ai fini dell'acquisizione del prescritto concerto.
In merito alle linee guida che si intendono adottare nella stesura del decreto, il Sottosegretario assicura che l'Amministrazione si atterrà alle puntuali indicazioni dettate dal TAR Lazio nel giudizio di ottemperanza. Infine, rivendica l'attenzione dimostrata dal Ministero sul tema della valorizzazione e del rilancio dei percorsi di istruzione tecnica e professionale. A tale proposito, specifica che è stato costituito il "comitato scientifico nazionale per il monitoraggio dei percorsi degli istituti tecnici e professionali" con il compito di definire, con l'assistenza tecnica di alcuni organismi consultivi, un sistema di monitoraggio riferito alle innovazioni ordinamentali, organizzative, didattiche e metodologiche dei percorsi degli istituti tecnici e professionali. In conclusione, riferisce che tale comitato curerà, la rilevazione, l'elaborazione e l'analisi dei dati per fornire all'Amministrazione indicazioni per eventuali aggiornamenti e revisioni dei nuovi ordinamenti degli istituti tecnici e professionali, anche alla luce delle disposizioni contenute nella legge n. 107 del 2015.
Il senatore Bocchino sollecita il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca a ripristinare tempestivamente le ore di insegnamento ridotte illegittimamente, se veramente intende rilanciare i percorsi formativi qualificati che oggi vengono invece nei fatti gravemente penalizzati. Ciò richiederebbe ovviamente a suo avviso un adeguato aumento degli organici del corpo docente.