Riforma. Giannini ai sindacati: su valutazione possibile ancora più oggettività. Delusi i sindacati: nessuna apertura su precariato e presidi, conferma mobilitazione
‘La Buona Scuola’, il Ministro Giannini incontra sindacati al Miur. Nell'incontro si è entrati nel dettaglio del provvedimento, in vista del passaggio al Senato.
‘La Buona Scuola’, il Ministro Giannini incontra sindacati al Miur. Nell'incontro si è entrati nel dettaglio del provvedimento, in vista del passaggio al Senato.
Il Ministro ha ribadito che il ddl ‘La Buona Scuola’ “rappresenta un punto centrale dell’azione di questo Governo”.
“Noi crediamo che il nostro provvedimento proponga un ribaltamento di paradigma perché, a differenza del passato – ha affermato il Ministro – non si effettuano tagli ma si stanziano fondi, si affronta il tema del precariato dando una risposta importante attraverso un piano di assunzioni straordinario e si ripristina quanto previsto dalla Costituzione con l’accesso all’insegnamento per via concorsuale”.
Nel corso dell’incontro, il Ministro ha osservato che “l’impianto generale del disegno di legge va salvaguardato nel passaggio al Senato perché autonomia, valutazione e merito per noi restano centrali” sottolineando, però, che sul tema della valutazione è possibile “specificare ulteriormente i contenuti del testo per garantirne ancora di più l’oggettività pensata e voluta dal Governo”.
Dal Ministro, infine, è arrivato un appello al “senso di responsabilità” in vista delle prossime mobilitazioni che, come annunciato dai sindacati di settore, potrebbero coincidere con il periodo degli scrutini.
Il commento dei sindacati
valutazione negativa da parte dei sindacati: Non c'è stata – riferiscono – nessuna apertura sul precariato e neppure sui presidi. L'unico spiraglio aperto riguarda la valutazione dei docenti".
Segreteria Snals – “L’incontro di oggi, in cui tutti i sindacati rappresentativi hanno esposto in modo concorde le loro critiche e proposte di modifica in merito al ddl Buona Scuola passato in parlamento, è stato caratterizzato da uno strano stile che definirei di non confronto.
Evidentemente, l’unilateralità introdotta con la figura del super-preside rispecchia quella adottata dal premier Renzi e dai membri del suo governo, in questo caso dal ministro Giannini” ha dichiarato il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi.
CISL – "Non c'e' stata – ha dichiarato il sindacalista – nessuna apertura sul fronte del precariato. Puntano tutto sul concorso senza accogliere le richieste di chi da anni lavora nella scuola e ha conseguito un'abilitazione: una ingiustificata chiusura. E nessuna apertura è arrivata anche in relazione al potere dei presidi: il ministro Giannini ritiene che le competenze previste nel ddl siano indispensabili al governo della scuola. "
UIL – Decisamente insoddisfatto il segretario Massimo Di Menna. "L'unica disponibilità ad approfondire, e tutta da verificare
– ha spiegato – è stata mostrata sulla questione della valutazione e cioè sulla composizione del comitato di valutazione. Su platea assunzioni, poteri dei dirigenti e contratto nessun passo avanti."
GILDA – “Un'altra fumata nera: la convocazione al Miur è stata soltanto un atto di cortesia, ma è chiaro che non ci sono significativi margini di trattativa sui nodi cruciali del ddl il cui impianto complessivo resta inaccettabile. Come abbiamo ribadito durante l'assemblea nazionale della Gilda che si è svolta lo scorso week end a Salerno, la mobilitazione prosegue con lo sciopero degli scrutini e le numerose iniziative di protesta in tutta Italia”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti
FLC CGIL – Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.“La Ministra Giannini nell’incontro con le organizzazioni sindacali non ha assunto alcun impegno concreto per cambiare radicalmente il disegno di legge sulla scuola. Il Governo, nonostante cresca il dissenso su un provvedimento che peggiora la qualità della scuola pubblica, non risolve il problema del precariato, afferma logiche autoritarie e incostituzionali nella gestione organizzativa delle scuole, mette in discussione diritti e libertà e cancella la contrattazione. Non intende ricercare il consenso con i sindacati e con chi nella scuola vive"
I sindacati confermano quindi le iniziative di mobilitazione già proclamate nei giorni scorsi.