Riforma. Assunzioni: priorità nel sostegno. Nella formazione iniziale anche Montessori. 90.032 insegnanti di sostegno 2015/16
Ieri, il Sottosegretario D'Onghia ha risposto a due interrogazioni parlamentari presentata dalle Onorevoli Flavia Nardelli e Laura Coccia, relativamente all'integrazione degli alunni disabili. Prevista una riforma che riordini complessivamente la materia.
Ieri, il Sottosegretario D'Onghia ha risposto a due interrogazioni parlamentari presentata dalle Onorevoli Flavia Nardelli e Laura Coccia, relativamente all'integrazione degli alunni disabili. Prevista una riforma che riordini complessivamente la materia.
Il Sottosegretario ha affermato che "rispetto ai posti previsti in organico di diritto (81.137), il totale dei posti effettivamente attivati, per il corrente anno scolastico, è pari a 117.673 unità. Dal confronto con il precedente anno, quando i posti attivati sono stati 110.216, si registra un incremento di 7.457 unità, che conferma una tendenza positiva già in atto negli scorsi anni".
Sempre in tema di disabilità la sottosegretaria ha ricordato che nel ddl buona scuola, all'esame della commissione Cultura della Camera, viene "stabilito che i destinatari del piano straordinario di assunzione siano assunti prioritariamente nei ruoli del sostegno se in possesso del relativo titolo di specializzazione".
Inoltre, ancora nel ddl buona scuola "è prevista una specifica delega al governo per la revisione e il riordino complessivo della materia al fine di migliorare la qualità dell'inclusione scolastica con particolare riguardo alla ridefinizione del ruolo del personale docente di sostegno, alla revisione dei criteri di assegnazione del personale docente di sostegno tendendo conto del principio della continuità didattica, all'individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni scolastiche, sanitarie e sociali nel rispetto delle competenze dei vari livelli istituzionali".
Inoltre, "nella consapevolezza del fondamentale ruolo svolto dall'Opera nazionale montessori, si valuterà – nell'ambito dell'esercizio della delega al governo prevista nel disegno di legge attuativo de La Buona scuola all'esame di codesta commissione in relazione alla formazione iniziale dei docenti – di potenziare ed implementare il metodo di differenziazione didattica Montessori privilegiando il raccordo con la medesima istituzione, nonché si prenderà in considerazione di definire regole, criteri e procedure più stringenti per l'autorizzazione allo svolgimento dei corsi di formazione, in modo da garantire il mantenimento della qualità degli stessi".
A dirlo è stata la sottosegretaria all'Istruzione Angela D'Onghia rispondendo, in commissione Cultura alla Camera, a una interrogazione del Pd, presentata dalla deputata Flavia Nardelli.
La sottosegretaria ha quindi ricordato come l'articolo 46 del regio-decreto n. 577 del 1928 reciti: "È data facoltà al ministero della pubblica istruzione di autorizzare presso enti morali, che ritenga idonei, corsi biennali e corsi annuali, di durata complessiva non inferiore a sei mesi".
Per questo, dunque, "il legislatore non esclude che enti diversi dall'Opera nazionale montessori, possano erogare corsi di formazione per sperimentare metodi di differenziazione didattica nelle scuole dell'infanzia e primarie".