Reggi: “non useremo prove Invalsi per valutare i docenti”. Le scuole peggiori manderanno i prof al doposcuola
red – Oggi le prove Invalsi per la primaria. Si parte, come sempre, tra le polemiche sulla validità e sul ruolo dei test. A metà maggio, inoltre, MIUR e sindacati discuteranno di aumenti stipendiali legati al merito e alla valutazione dei docenti. Che ruolo avranno le prove Invalsi?
red – Oggi le prove Invalsi per la primaria. Si parte, come sempre, tra le polemiche sulla validità e sul ruolo dei test. A metà maggio, inoltre, MIUR e sindacati discuteranno di aumenti stipendiali legati al merito e alla valutazione dei docenti. Che ruolo avranno le prove Invalsi?
In una intervista rilasciata al quotidiano "Italia Oggi", il sottosegretario Reggi ha voluto tranquillizzare i docenti sul ruolo delle prove Invalsi nella loro futura valutazione: "I docenti stiano tranquilli, non c’è nessuna intenzione di utilizzare i dati per valutare i prof".
Eppure, fa notare la Ricciardi (che ha realizzato l’intervista), le affermazioni del Ministro vanno in direzione opposta. "Bisogna distinguere. – ha risposto il sottosegretario – Un conto è affermare, come ha fatto il ministro Stefania Giannini, che l’aumento della retribuzione dei docenti non può essere legato solo all’anzianità, e su questo anche io sono d’accordo. Un conto sostenere che lo strumento per valutare i docenti siano le prove Invalsi. Questa tesi, portata avanti in passato, non ci appartiene e non ha fondamento scientifico, dato che non possiamo dedurre dal solo uso dei dati delle prove altri aspetti che riguardano il funzionamento della scuola e tanto meno l’efficacia dell’insegnamento del singolo insegnante."
Ma se la scuola dimostra carenze dai risultati delle prove, bisognerà attivare interventi per colmarle. "Non trovo disdicevole – ha commentato Reggi – concentrare le poche risorse economiche che abbiamo per l’aggiornamento dei docenti o per l’ammodernamento dei laboratori per colmare quei ritardi. Questo non vuol dire dare pagelle ai docenti, ma misurare gli andamenti per decidere come intervenire." Leggi tutta l’intervista
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