“Programma il Futuro”, oltre 300.000 gli studenti protagonisti del #coding. Giannini: “Una grande risposta che ci motiva ad andare avanti”
Comunicato MIUR – Oltre 300.000 studenti protagonisti e quasi 16.500 classi coinvolte. Sono i numeri che descrivono la partecipazione delle scuole all’iniziativa “Programma il Futuro”, il progetto lanciato a settembre scorso dalla collaborazione tra il MIUR e il CINI(Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) per introdurre i primi rudimenti della programmazione informatica, il #coding, tra i banchi in maniera semplice, divertente e accessibile.
Comunicato MIUR – Oltre 300.000 studenti protagonisti e quasi 16.500 classi coinvolte. Sono i numeri che descrivono la partecipazione delle scuole all’iniziativa “Programma il Futuro”, il progetto lanciato a settembre scorso dalla collaborazione tra il MIUR e il CINI(Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) per introdurre i primi rudimenti della programmazione informatica, il #coding, tra i banchi in maniera semplice, divertente e accessibile.
Questa mattina, nella Sala della Comunicazione del Miur, la presentazione dei dati relativi al primo anno di sperimentazione dell’iniziativa e la consegna dei riconoscimenti alle scuole per l’impegno nella crescita del progetto. Lavagne, libri, dispositivi e sistemi digitali: sono alcune delle risorse assegnate questa mattina alle scuole sulla base della loro partecipazione al progetto (http://programmailfuturo.it/progetto/evento-celebrativo-primo-anno).
Sono intervenuti il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e i rappresentanti delle aziende che hanno messo a disposizione le risorse assegnate: Telecom Italia; Engineering, Microsoft Italia; De Agostini Scuola, Intel, Oracle, Samsung; oltre a rappresentanti delle associazioni Confindustria Digitale e IAB Italia.
“La grande risposta delle scuole a questo progetto – ha commentato il Ministro Stefania Giannini – mi riempie di gioia. Va oltre ogni aspettativa e ci motiva a proseguire con ancora più fermezza in questa iniziativa che unisce insegnanti e studenti. Noi dobbiamo fare in modo che i nostri ragazzi non siano solo consumatori di tecnologia. Dobbiamo alfabetizzarli a questi nuovi linguaggi affinché li sappiano utilizzare e gestire al meglio, oggi come strumenti di studio, domani come strumenti di lavoro. Lo abbiamo scritto anche nel nostro disegno di legge ‘La Buona Scuola’: dobbiamo educare i giovani allo sviluppo delle competenze digitali e all’uso critico di social media e media”.
Nel corso di quest'anno scolastico il progetto ha registrato la partecipazione di 304.761 studenti e 2.066 scuole. Le classi coinvolte sono state in totale 16.336 (il 55% della primaria, il 27% della secondaria di primo grado, mentre il 15% della secondaria di secondo grado). In tre scuole su quattro (il 76%) la partecipazione degli studenti, per genere, è stata pressoché omogenea. Lombardia, Puglia e Campania le regioni in vetta alla “classifica” delle adesioni a “Programma il Futuro”.
A sorpresa il #coding piace non solo agli insegnanti di informatica e matematica. Dalle statistiche emerge che docenti di tutte le discipline hanno condotto i loro studenti all'apprendimento dei primi elementi del "pensiero computazionale". Si tratta anche di insegnanti di lettere (28%), scienze (22%), storia (12%) e arte (6%).
Sono stati raggiunti gli obiettivi fissati al lancio del progetto.
Presentato ufficialmente alla stampa il 3 dicembre scorso dal Ministro Stefania Giannini, “Programma il Futuro” – la cui adesione è lasciata alla libera scelta delle scuole – ha lo scopo di introdurre, fin dalla primaria, il pensiero computazionale fra i banchi in coerenza con quanto previsto dal disegno di legge ‘La Buona Scuola’ – articolo 2 – dove si parla del potenziamento delle competenze digitali degli studenti.
Il progetto ha una durata triennale. Insegna agli alunni le basi concettuali della programmazione informatica in maniera semplice, divertente, accessibile, così da consentire alle nuove generazioni di affrontare la società del futuro come soggetti consapevoli e attivamente partecipi al suo sviluppo. Per il prossimo anno scolastico, il 2015-16, l'auspicio è di triplicare la partecipazione.
L'iniziativa si avvale anche del supporto di: Andinf, Facebook, Fondazione IBM Italia, Hewlett-Packard, SeeWeb.