Pensioni. Quota 96: gli insegnanti italiani saranno sempre più vecchi
Anief – Si va verso un turn over più complicato. Nei prossimi anni, a seguito della riforma Monti-Fornero, i requisiti per la pensione di vecchiaia saranno costantemente più alti, fino a che alle donne, che nella scuola costituiscono l’81% del personale, si richiederanno gli stessi requisiti degli uomini: nel 2018 per entrambi i sessi serviranno, infatti, quasi 67 anni (66,7).
Anief – Si va verso un turn over più complicato. Nei prossimi anni, a seguito della riforma Monti-Fornero, i requisiti per la pensione di vecchiaia saranno costantemente più alti, fino a che alle donne, che nella scuola costituiscono l’81% del personale, si richiederanno gli stessi requisiti degli uomini: nel 2018 per entrambi i sessi serviranno, infatti, quasi 67 anni (66,7).
Con prospettive fino a qualche tempo fa inimmaginabili: nel 2050 si potrà lasciare solamente a 69,9 anni. E per le pensioni di anzianità non andrà meglio: se nel 2016 alle donne verranno chiesti 41 e dieci mesi di contributi versati, nel 2050 gli anni diventeranno addirittura 45 (46 per gli uomini). Poi ci lamentiamo se abbiamo solo lo 0,5% di prof under. 30.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): si è pensato di far quadrare i conti dello Stato e basta. Il legislatore non si è minimamente soffermato sull’elevato logorio che arreca su chi conduce la professione di docenti per tanti anni consecutivi.
Solo ora i nodi vengono al pettine. E siamo solo all’inizio della fiera.