No all’ideologia gender a scuola: presentata una petizione
E' stata presentata in Senato la petizione da parte di ProVita Onlus, Age, Agesc, Giuristi per la vita e Movimento per la Vita per una sana educazione sessuale a scuola, indirizzata a Matteo Renzi, Stefania Giannini e al futuro Presidente della Repubblica. Sono state raccolte online già oltre 60mila firme di cittadini.
E' stata presentata in Senato la petizione da parte di ProVita Onlus, Age, Agesc, Giuristi per la vita e Movimento per la Vita per una sana educazione sessuale a scuola, indirizzata a Matteo Renzi, Stefania Giannini e al futuro Presidente della Repubblica. Sono state raccolte online già oltre 60mila firme di cittadini.
II promotori sostengono che “ Di fronte a una vera emergenza educativa chiediamo il rispetto del ruolo della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità”. E chiedono di “Disapplicare la Strategia nazionale dell’Unar ed emanare precise direttive affinché sia rispettato il ruolo della famiglia e il diritto dei genitori, costituzionalmente garantito, ad educare i figli. In particolare su temi etici e sensibili come l’educazione alla sessualità e all’affettività, con cui spesso in modo subdolo nelle scuole di ogni ordine e grado, fin dall’asilo nido, si introduce la teoria del gender”.
“In poche settimane quasi solo con il passaparola – spiegano le cinque associazioni – abbiamo già raccolto online oltre 60mila sottoscrizioni di cittadini contrari alla diffusione dell’ideologia gender nelle scuole. Un vero Family Day 3.0 che rilanciamo anche su Facebook e su Twitter con una campagna di sensibilizzazione e sostegno della nostra petizione ‘cinguettando’ con l’hashtag #Nogender. Segno che siamo di fronte a una vera emergenza educativa. In molti casi, infatti, l’educazione sessuale a scuola è priva di riferimenti morali, discrimina la famiglia e mira a una sessualizzazione precoce dei ragazzi. La libertà di espressione è un diritto per tutti proprio come è giusto non discriminare nessuno”.