Mobilità. Giannini:” L’algoritmo del ministero è a posto, molti i docenti che sono stati trasferiti al sud”

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Il ministro Giannini torna sull'argomento mobilità e non solo in un'intervista al Corriere della Sera.

Il ministro Giannini torna sull'argomento mobilità e non solo in un'intervista al Corriere della Sera.

L'algoritmo per i trasferimenti dei docenti, spiega, "non è un'entità metafisica, è un modello matematico.Abbiamo visto solo i prof 'deportati', in piazza, come gli 800 siciliani della scuola primaria che dovranno partire. Ma ci sono anche i 1.400, tantissime donne, che da anni insegnavano al Nord e che con questo piano sono rientrati in Sicilia".

Riguardo alla chiamata diretta ha aggiunto: "Se qualche dirigente ha davvero chiesto alle docenti informazioni sui figli e su possibili aspettative in caso di gravidanze è grave. Anche i dirigenti dovranno essere valutati, e il modo in cui selezioneranno gli insegnanti sarà uno dei parametri per giudicarli".

Riguardo al concorso si è così espressa: "Il concorso è per sua natura selettivo. Non stiamo bocciando tutti: si va verso una media del 50% dei promossi", spiega."Stiamo vigilando in maniera sistematica. Con questi grandi numeri non è possibile del tutto escludere anomalie".
 
Sulla differente valutazione tra gli studenti del Nord e quelli del Sud il ministro ha poi detto: "E' sicuramente una questione che dobbiamo accertare", dice il ministro, "e lo faremo attraverso la valutazione dei professori".

Si è anche soffermata sul progetto delle scuole aperte il pomeriggio "Siamo al 14% di ragazzi che perdiamo per strada, soprattutto nella scuola secondaria di primo grado, quando sono ancora praticamente bambini. Più deboli i maschi e gli studenti di origine straniera. Ci sono regioni che hanno indici allarmanti, come la Sicilia, la Sardegna, la Campania". 

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