Mobilità. Docenti trasferiti dovranno affrontare spese non previste, chiedono sconti su tariffe aeree e buoni pasto
Quale sarà l'impatto economico per le famiglie che nei prossimi giorni dovranno affrontare un trasferimento in altra città? Si moltiplicano sul web le richieste di agevolazioni.
Quale sarà l'impatto economico per le famiglie che nei prossimi giorni dovranno affrontare un trasferimento in altra città? Si moltiplicano sul web le richieste di agevolazioni.
Raffaele Cascone – Buongiorno Direttore, leggendo i vostri articoli sulla pagina Web, rilevo che non ci sono commenti riguardo all'aspetto economico dei docenti che andranno ad essere occupati nelle regioni del nord.
Desidero, quindi, inviare un mio personale commento sulla situazione pratica che si è venuta a creare e per molti docenti: lo stipendio mensile di un docente non coprirà le spese di soggiorno nella nuova destinazione. Infatti, prendendo un semplice esempio di un docente con un solo figlio di età inferiore ai 3 anni, il suo stipendio non riuscirà a coprire le spese di un affitto dell'abitazione e le solo spese per tenere il figlio all'asilo nido privato, (certamente non in grado di essere inserito negli asili comunali anche per la decorrenza dei termini scaduti) .
Le spese per un fitto di un'abitazione si aggirano in una qualunque città del nord sui 700 Eu e quelle per l'asilo nido sui 600 Euri.
Come farà un docente di scuola Primaria con il suo stipendi di 1.300 Euri, poi, a trovare i soldi per alimentarsi e per tutte le altre spese per mantenere un'abitazione (spese elettriche, spazzatura, gas, etc..) e dopo aver speso tanti soldi per istruirsi e raggiungere questo livello di formazione culturale.Praticamente, la Buona Scuola ha avuto il merito di rendere tutti i docenti "POVERI" e alimentare il ristagno dell'economia ma salvaguardando solo le tasse sui dipendenti docenti a favore dello Stato.
inviata in redazione – Siamo ancorati alla speranza dell'assegnazioni che, intanto non si è sicuri di ottenere e nel caso non si ha la minima idea del “quando”, con buone probabilità di vederci costretti a recarci a prendere servizio presso le sedi assegnateci in giro per lo stivale con costi direi assurdi e ingiusti (io personalmente dovrei pagare, per la sola andata in aereo più di 300 € !!! )
E SE L'ASSEGNAZIONE NON ARRIVASSE? E SE FOSSIMO COSTRETTI A TRASFERIRCI? A QUANTE E QUALI SPESE INSOSTENIBILI ANDREMMO INCONTRO?
Non sono un economista, ma so fare due più due e facilmente posso arrivare alla soluzione: dello stipendio a fine mese non rimarrebbero che le briciole se non, addirittura, si dovrebbe attingere ad altre fonti per arrivarci!!!
Ho letto da qualche parte che “ quando si lanciano degli appelli di questo genere, se non si vuole che rimangano appesi nel vuoto, bisognerebbe sostenerli con proposte e soluzioni concrete”, ebbene io, Cari Governanti ,vi dico….ci avete costretti, almeno aiutaci !!!!
Per esempio perché non agevolarci nei costi degli spostamenti? Sarebbe auspicabile, prevedere uno sconto sui biglietti aerei, una tariffa ridotta in alberghi e pensioni, la fornitura di buoni-pasto, ecc…