Mobilità. I docenti si scambiano la cattedra in provincia non desiderata grazie a Facebook, le modalità
I docenti Italiani, a seguito della mobilità su base nazionale, si coalizzano e si organizzano per scambiare le cattedre.
I docenti Italiani, a seguito della mobilità su base nazionale, si coalizzano e si organizzano per scambiare le cattedre.
Il desiderio di rimanere a casa, vicino ai propri cari è forte. La necessità di lavorare ha portato i docenti Italiani ad accettare una nomina a tempo indeterminato anche a mille chilometri da casa. Ma è dura lasciare lontano i propri affetti, mariti, figli, mogli… abbandonare la propria terra.
Fortunatamente ques'anno la legge consente di scambiare le cattedre tra docenti per un anno, anche se non sono coniugi. Tra i tanti docenti "mobilitati" ci dovrà pur essere qualcuno, da qualche parte, che vuole scambiare la cattedra… ma come mettersi in contatto con lui/lei?
Ecco allora che nasce il gruppo Facecbook "Cerco Scambio Cattedra Docenti" ( https://www.facebook.com/ groups/1006804462748298/?fref= ts ) .
Non è un semplice gruppo di " Acquisti, vendite e scambi" perchè ha l'obiettivo di mettere in contatto docenti che, non avendo avuto esi to positivo a seguito di domanda di assegazione provvisoria o utilizzazione, vogliono scambiarsi la cattedra per l'a.s. 2016/17.
Questo è possibile grazie all'Art. 7 comma 13 del testo sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per l'a.s. 2016/2017 prevede che:
"In sede di contrattazione regionale decentrata sono regolamentate le modalità per attuare lo scambio di cattedre o posti tra coniugi anche fra province diverse. Analogamente, in considerazione del carattere straordinario delle operazioni di mobilità relative all' a.s. 2016/17, al termine delle operazioni, a domanda degli interessati, è inoltre regolamentata la possibilità di scambio tra due docenti abilitati e titolari del medesimo insegnamento che abbiano prodotto domanda e non abbiano ottenuto l'assegnazione provvisoria interprovinciale."
Tanto più il gruppo sarà condiviso e tanto più sarà possibile per i docenti che per un qualsiasi motivo abbiano bisogno di trasferirsi realizzare il loro sogno, almeno per un anno.
Tutti i docenti italiani, solidarizzando con i colleghi mobilitati e lontani da casa sono ben venuti nel gruppo e possono condividerlo.
Sara Bignano