Legge stabilità. Taglio esoneri e supplenze, e il caos nelle scuole

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Ci riferiamo ad un interessante articolo di Salvo Intravaia pubblicato su Repubblica.it e che affronta il tema della Legge di stabilità relativamente ai tagli previsti alla scuola.

Ci riferiamo ad un interessante articolo di Salvo Intravaia pubblicato su Repubblica.it e che affronta il tema della Legge di stabilità relativamente ai tagli previsti alla scuola.

In particolare, il riferimento è al taglio degli esoneri e dei semiesoneri dei collaboratori del Dirigente scolastico che potrebbe far pensare a scuole che non avranno più la possibilità di avvalersi di personale aggiuntivo per l'amministrazione delle stesse. Un taglio che riguarda 3mila istituzioni scolastiche con risparmio di 50milioni di euro. Chiaramente un taglio tout court, senza un sistema che sostituisca l'attuale funzionamento, sarebbe a dir poco deleterio per le scuole. Ma la soluzione è nello stesso testo della Legge di stabilità, quando si afferma che il taglio è legato all'avvio dell'organico funzionale.

Altro tema caldo, che può causare caos nelle scuole, è il divieto di coprire la supplenza il primo giorno di assenza del docente. Taglio alle supplenze che a regime riguarderà tutte le assenze fino a 30 giorni. Supplenze che non potrebbero certo essere coperte dall'attuale organico e che presuppongono un diverso meccanismo per coprire le assenze.

Fa giustamente notare Salvo Intravaia nell'articolo, che a risolvere questi problemi subentrerà l'organico funzionale. L'accenno è nella stessa Legge di stabilità, per gli esoneri e per le supplenze. Infatti, le misure in essa contenute non possono essere decontestualizzate rispetto ad un piano di riforma complessiva. Se così non fosse le scuole rischierebbero il caos trovandosi senza collaboratori del dirigente e senza possibilità di sostituire gli insegnanti.

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Ma la via, sottolinea Intravaia, è lunga e difficoltosa, perché bisognerà istituire le Reti di scuole alle quali assegnare l'organico funzionale, mentre i dirigenti dovranno misurarsi con una nuova realtà di gestione del personale.

Insomma, si dovrà trovare la quadra.

Al momento di certo abbiamo soltanto i tagli, nonché l'immissione di ruolo di 148mila docenti, 80mila dei quali andranno nell'organico funzionale. Il Governo dovrà incastrare bene i tasselli del puzzle o rischia di trovarsi con un matassa difficile da sbrogliare.

Argomentazione già avanzata dal nostro stesso portale, nella quale affermavamo che il contenuto sugli esoneri, presente nella Legge di stabilità, non poteva essere visto in modo separato dalla riforma, interpretandolo come semplice taglio foriero di caos.

A darci ragione anche il Sole24Ore, dove, in un articolo a firma Nicola Da Settimo, leggiamo "La bozza di legge di stabilità prevede l’abrogazione dell’articolo 459 a decorrere dal 1° settembre 2015 «in considerazione dell’attuazione dell’organico dell’autonomia, funzionale all’attività didattica ed educativa». In pratica: le funzioni finora svolte dai docenti esonerati dovranno essere ricondotte alle risorse dell’organico funzionale, o di rete, per l’attuazione del quale la stessa legge di stabilità ha stanziato un miliardo di euro". Ne abbiamo dato una ipotesi di funzionamento qui.

Nicola Da Settimo ricorda, inoltre, che si tratta di una attuazione dell’organico funzionale, "regolato, da ultimo, dall’articolo 50 del decreto “Sviluppo”, n. 5 del 9 febbraio 2012 (sinora rimasto sulla carta per mancanza di risorse)."

Normativa che, a nostro modesto modo di vedere, dovrà subire delle variazioni facendo un confronto con quanto ipotizzabile nel funzionamento dell'organico funzionale; ipotesi proveniente da una attenta lettura delle linee guida. Ma questa è un'altra storia, che racconteremo quando sarà il momento.

Per leggere l'articolo di Salvo Intravaia: Scuola, la rivoluzione con la riforma o il caos

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