Italia agli ultimi posti per spesa pubblica destinata a istruzione e cultura

Di Lalla
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red – Uno studio Eurostat che compara la spesa pubblica nel 2011 ci rilascia questa impietosa fotografia: cultura e istruzione in Italia sono agli ultimi posti della spesa pubblica.

red – Uno studio Eurostat che compara la spesa pubblica nel 2011 ci rilascia questa impietosa fotografia: cultura e istruzione in Italia sono agli ultimi posti della spesa pubblica.

Secondo quanto riportato dalle maggiori testate giornalistiche che hanno letto lo studio "l’Istituto di statistica europeo in Italia è più alta la percentuale di spesa per i servizi pubblici generali: 17,3% a fronte del 13,5% medio dell’Ue

La spesa per protezione sociale in Italia è invece ancora superiore a quella Ue a 27 con il 41% della spesa pubblica complessiva a fronte del 39,9%. La protezione sociale nel nostro Paese resta però sbilanciata su quella per le pensioni mentre arranca la spesa per coloro che perdono il lavoro, per la casa e l’esclusione sociale.

L’Italia spende il 3% della sua spesa pubblica per la difesa (in linea con l’Ue a 27) e il 4% per l’ordine pubblico (3,9% la media europea). Per la sanità pubblica il nostro Paese spende leggermente meno della media Ue a 27 (il 14,7% contro il 14,9%).

Per la sola protezione sociale l’Italia ha speso nel 2011 il 20,5% del Pil (19,6% la media Ue a 27, il 20,2% l’Ue a 17) pari a 5.322 euro per abitante. In Danimarca per la protezione sociale si spende il 25,2% del Pil pari, grazie a un pil pro capite più alto, a 10.892 euro per abitante. In Germania, sempre per la protezione sociale, si spende il 19,6% del Pil, pari a 6.215 euro per abitante. In Francia si spende il 23,9% del PIl con 7.306 euro per abitante. Se invece si guarda solo alla cultura l’Italia con il suo 1,1% di spesa pubblica dedicata a questa voce è superata dalla Grecia (1,2%) e da tutti gli altri Paesi dell’Ue a 27 con la Germania all’1,8%, la Francia al 2,5% e il Regno Unito al 2,1%."

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