Indennità di disoccupazione NASPI: almeno 60 giorni per riceverla. M5S, Sel, Alternativa Libera, Anief denunciano ritardi
Gli uffici INPS, ci riferiscono i nostri lettori, hanno iniziato a lavorare le NASPI solo dal 16 Luglio. La scadenza delle lavorazioni è questa: le domande di maggio e giugno evase dal 16 luglio, quelle di giugno dal 9 agosto e quelle di luglio dal 17 agosto. A pratica elaborata, bisognerà poi aspettare ulteriri 10 giorni per il pagamento.
Gli uffici INPS, ci riferiscono i nostri lettori, hanno iniziato a lavorare le NASPI solo dal 16 Luglio. La scadenza delle lavorazioni è questa: le domande di maggio e giugno evase dal 16 luglio, quelle di giugno dal 9 agosto e quelle di luglio dal 17 agosto. A pratica elaborata, bisognerà poi aspettare ulteriri 10 giorni per il pagamento.
Pertanto chi ha presentato richiesta per l'indennità di disoccupazione NASPI il 1° luglio, potrà ricevere l'accredito della somma all'incirca a fine settembre. Dunque, una estate da trascorrere senza un emolumento sostitutivo dello stipendio.
In Parlamento intanto sono state depositate le interrogazioni parlamentari di SEL, M5S e Alternativa Libera, che denunciano i forti disagi causati dai tempi annunciati dagli uffici INPS.
Poche chiacchiere, afferma il M5S "si elude, in questo modo, l'articolo 38 della Costituzione che sancisce che ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortuni, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria".
SEL deuncia che il presidente dell'Inps Tito Boeri il 14 luglio 2015 ha annunciato l'avvio della procedura di liquidazione degli assegni della Naspi, con i primi pagamenti previsti già dal giorno successivo, ma nonostante tali dichiarazioni il problema resta attuale e rilevante. Si chiede, infine, al governo: quali iniziative urgenti saranno adottate per accelerare la liquidazione delle indennità?
"A Livorno – cita Alternativa Libera – sono oltre mille i lavoratori che hanno fatto domanda di Naspi, che vanno ad aggiungersi alle altre migliaia di lavoratori italiani che da qui a settembre, perderanno ogni forma di sostegno al reddito ; un intervento urgente è reso impossibile a causa del ritardo annunciato, cosa che aggrava ulteriormente il disagio e l'insicurezza proprio delle persone più bisognose di aiuto e, soprattutto contrasta con il rispetto dello stato di diritto".
“Stiamo assistendo – spiega il suo presidente, Marcello Pacifico, che è anche segretario Confedir e confederale Cisa – all'ennesima sconfitta del Governo: come si fa a privare, seppur momentaneamente, migliaia di persone di una fondamentale forma di sostegno al reddito? E non è, di certo, nemmeno una bella figura per un Paese che vanta di essere tra i primi in Europa in ambito di assistenza sociale. Pertanto, abbiamo deciso che è giunto il momento di chiedere il conto di quello che sta accadendo: Anief invierà una diffida agli enti competenti e vigilerà sulle tempistiche di erogazione dei pagamenti”.