Economia chiede taglio di altre 800 scuole, MIUR tenta la mediazione. Salteranno sedie Dirigenti e DSGA
dp – Ed ecco svelarsi, gradualmente, il piano che abbiamo per primi anticipato relativamente alla nuova spending review. Sarà toccata la rete scolastica, nuovamente, e il Ministero dell’economia chiede un ulteriore sacrificio.
dp – Ed ecco svelarsi, gradualmente, il piano che abbiamo per primi anticipato relativamente alla nuova spending review. Sarà toccata la rete scolastica, nuovamente, e il Ministero dell’economia chiede un ulteriore sacrificio.
Il piano messo a punto da Carlo Cottarelli, ex del Fondo monetario internazionale, chiamato da Letta e Saccomanni come commissario straordinario al fine di redigere un piano per "eliminare gli sprechi" dell’amministrazione pubblica, non lascia indenne la scuola.
Essa dovrà partecipare al piano di revisione della spesa intervenendo su:
Rivisitazione della dimensione delle scuole
Insegnanti di sostegno
Docenti inidonei
Edilizia scolastica (razionalizzazione fondi)
Abbiamo già ipotizzato quali potrebbero essere gli interventi relativamente al sostegno, adesso vi parliamo delle richieste del Ministero dell’Economia riguardo al ridimensionamento della rete scolastica.
Da fonti non ufficiali abbiamo appreso che il MEF ha chiesto al ministero una ulteriore riduzione di 800 istituzioni scolastiche. Un taglio non indifferente, che condurrebbe ad una riduzione di organico per i Presidi e i Direttori amministrativi.
Il Ministero dell’istruzione, a quanto ci risulta, sta tentando una mediazione, proponendo un taglio di 400 scuole, la metà. Appare comunque certo che la riduzione ci sarà, tutto si giocherà sulla consistenza, dando il via ad una nuova ondata di accorpamenti, reggenze e disorganizzazione.
Per chi pensava che i tagli fossero finiti, è giunto il momento di ravvedersi.
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