Domani Corte di giustizia europea deciderà della sorte di 140mila precari

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red – Domani i giudici di Lussemburgo potrebbero decidere in favore dei docenti precari i cui contratti sono stati reiterati per più di tre anni. Si ricorda che la sentenza sarebbe comunque vincolante per l’Italia.

red – Domani i giudici di Lussemburgo potrebbero decidere in favore dei docenti precari i cui contratti sono stati reiterati per più di tre anni. Si ricorda che la sentenza sarebbe comunque vincolante per l’Italia.

L’ANIEF, che ci ha inviato un comunicato, ricorda di essere stata la prima ad avviare un ricorso in Europa per stabilizzare i docenti precari.

Marcello Pacifico (Anief-Confedir) si augura che con questo pronunciamento si stabilisca "una volta per tutte che le ragioni di finanza pubblica, seppur comprensibili, non possono mortificare la professionalità dei lavoratori e discriminarli a livello sia di retribuzione che di stabilizzazione dell’impiego. E danneggiando la continuità didattica."

Ma attenzione, perché la politica ha già lanciato i suoi messaggi. Infatti, sia il Ministro che il principale partito d’opposizione, Forza Italia, hanno preso posizione affermando impossibile una immissione in massa dei precari e puntando su un graduale assorbimento del precariato e parallelamente mantenere il doppio canale del concorso per l’afflusso di "giovani insegnanti".

Tra l’altro, in questi giorni in Parlamento si sta discutendo una mozione del Movimento 5 stelle che chiede, proprio in vista della sentenza, un piano straordinario di immissioni in ruolo che metta fine a questa anomalia tutta italiana.

Su cosa potrà accadere dopo l’eventuale sentenza positiva di consigliamo la lettura integrale del seguente articolo: Ministro Giannini e Centemero (FI): impossibile stabilizzazione in massa precari. Ma a decidere potrebbero essere i tribunali

 

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