I docenti di Filosofia e Storia chiedono di partecipare per intero alla fase C del piano assunzionale straordinario
Scuola e filosofia, Philippe Daverio: Tutti sono interessati al pensiero. Ne parlano anche, senza saperlo, i pensionati al bar
Scuola e filosofia, Philippe Daverio: Tutti sono interessati al pensiero. Ne parlano anche, senza saperlo, i pensionati al bar
“Tutti siamo interessati al pensiero, anche se non tutti sono interessati a conoscere la storia del pensiero perché la vita quotidiana, apparentemente, non ce lo richiede. Non sanno che lo fanno, ma tutti discutono di Filosofia, anche i pensionati al bar. D’altra parte, Aristotele diceva che l’uomo è una ‘bestia’ pensante: una definizione che è una stupidata, ma una stupidata vera”: ad affermarlo è Philippe Daverio, storico dell’arte e professore di Disegno industriale presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, a margine della lezione magistrale su “Enea e il suo mito” tenuta al Festival della Filosofia di Modena.
“La Filosofia – ha proseguito Daverio – dovrebbe essere insegnata a tutti i docenti e diventare uno strumento della retorica dell’insegnamento, perché dà dei parametri che molto spesso mancano a chi insegna”. Non per niente Philippe Daverio ha raccontato di utilizzare spesso, nei suoi corsi universitari, questioni filosofiche.
Interrogato sul ruolo della Filosofia nella scuola di oggi, lo storico dell’arte ha poi risposto: “Mi piacerebbe che la festa di Ognissanti diventasse la festa dell’Intelletto: esistiamo perché viviamo costantemente con i nostri antenati. Ho dedicato il mio intervento al festival ad Enea ed Anchise, all’eroe che si porta via il padre moribondo. La Filosofia è il rapporto di Enea e Anchise, almeno in parte: noi esistiamo perché abbiamo degli antenati e dobbiamo portarceli dietro, anche se sono vecchi e storpi. Per me è innegabilmente più vivo Aristotele che un deputato del Parlamento italiano di cui non ho mai sentito parlare. Il mondo col quale sono in connessione è un mondo dove la memoria e la docenza della memoria sono fondamentali. E questa è la questione della Filosofia e, in generale del pensiero. Non faccio distinzione, in questo senso, tra il pensiero organico di Platone o Aristotele e quello poetico di Shakespeare o Leopardi”.
“Ci associamo – ha detto Luigi Rossi, portavoce del gruppo GM 2012 A037 Filosofia e Storia, composto dai docenti che hanno superato l’ultimo concorso e sono in attesa della chiamata per l’assuzione nella fase C del piano straordinario previsto dalla legge 107/15 – all’invito del professor Daverio e ci auguriamo di partecipare alle celebrazioni per la festa dell’Intelletto. La Filosofia nasce dalla curiosità e si nutre di memoria e pensiero critico”.
Sono queste riflessioni, ha aggiunto Luigi Rossi, a farci chiedere che siano coinvolti per intero nell’organico potenziato che le istituzioni scolastiche e gli Uffici scolastici regionali andranno a definire nelle prossime settimane, i 1604 docenti di Filosofia e Storia presenti nelle graduatorie di merito del concorso 2012 e nelle graduatorie ad esaurimento, che hanno fatto domanda di partecipazione al piano straordinario di assunzioni: “Per una Buona Scuola ci vuole innanzitutto una Buona Testa. Educare le future generazioni alla memoria, alla riflessione autonoma, al pensiero critico, al ragionamento logico, al dialogo e alla convivenza civile, alla consapevolezza storica. Queste finalità educative, attribuite allo studio della Filosofia e della Storia, formano Buone Teste e, non per niente, ricalcano gli obiettivi formativi prioritari delineati dal comma 7 della legge 107/2015, sulla cui base i Collegi docenti e gli Uffici scolastici regionali sono chiamati a definire il fabbisogno per l’organico potenziato”.
Gruppo GM 2012 A037 Filosofia e Storia
Portavoce: Luigi Rossi
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