Docenti e salute: lo stress accorcia la vita. In Italia non si contrasta il burnout
Da un recente studio è emerso che lo stress accorcia le aspettative di vita. Il livello di stress legato al mestiere del docente sembra essere molto alto ponendo tutta la categoria come “a rischio”.
Da un recente studio è emerso che lo stress accorcia le aspettative di vita. Il livello di stress legato al mestiere del docente sembra essere molto alto ponendo tutta la categoria come “a rischio”.
Lo studio, condotto dall’Ufficio britannico per le Statistiche Nazionali, ha fatto emergere che nelle donne l’aspettativa di vita si è molto accorciata grazie all’insorgere dello stress da lavoro.
Lo stress nelle donne
Negli anni Ottanta la speranza di vita di una donna era in media di 76,8 anni mentre quella di un uomo era di 70,8 anni. La tendenza si sta oggi invertendo portando la differenza dell’aspettativa di vita tra uomo e donna ad accorciarsi.
Sicuramente sia uomini sia donne hanno beneficiato di un innalzamento degli anni di vita media, ma, come si può notare oggi la speranza di vita di una donna è di 82,7 anni quella di un uomo è di 78,9 anni, il divario tra i due sessi si è drasticamente ridotto.
La causa di questa riduzione è stata innanzitutto l’entrata delle donne nel mondo del lavoro che ha portato ad un aumento dei livelli di stress avvicinandole allo stile di vita del sesso forte e allo stesso tempo riducendo la speranza di vita del gentil sesso.
Mentre, quindi, la vita delle donne ha subito un brusco peggioramento con l’aumento dei livelli di stress, quella degli uomini, pone l’accento lo studio, ha subito un miglioramento grazia alla diminuzione del consumo di sostanze come fumo e alcool ma anche grazie alla diminuzione dei lavori pericolosi che gli uomini svolgevano in passato.
Le donne sono, quindi, sotto pressione, il livello di stress è aumentato per l’aumento degli impegni cui il sesso debole deve far fronte, ma non solo.
La salute dei docenti: lo stress accorcia la vita
Ci sono mestieri altamente stressanti, come ad esempio quello dell’infermiere, dello psicologo e dell’insegnante che, a causa dello stretto contatto che esiste tra utente e lavoratore per molte ore, vengono definiti “helping profession”.
Una ricerca condotta dalla dottoressa Luisa Vianello, presso l’Università La Sapienza di Roma, vuol chiarire quanto sia alto il livello di stress legato al mestiere dell’insegnante con una indagine condotta tramite un questionario online aperto a tutti i docenti di ogni ordine e grado, sia di ruolo sia precari.
La dottoressa Vianello ha sottolineato quanto lo stress possa nuocere alla salute dei docenti; il burnout è una sindrome che sconvolge la persona a livello sia personale sia lavorativo portando conseguenze anche per gli utenti che usufruiscono del servizio.
Mentre in nazioni come la Svizzera si prendono provvedimenti con norme che possono in qualche modo prevenire il burnout, in Italia, nelle linee guida della Buona Scuola, non si trova nessuna misura che vada a contrastare lo stress lavorativo nella vita degli insegnanti. Il disagio dei docenti, quindi, insieme al loro benessere psico-fisico, sembra non interessare i legislatori italiani che concentrano la propria attenzione soltanto agli aspetti che riguardano strettamente la professione. (Per approfondire Riforme. In Svizzera 14 misure per il benessere dei docenti e contro burnout, in Italia "nisba")