Diplomati 2015. Il 46% è pentito del percorso scelto, il 77% è soddisfatto dei suoi docenti

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Secondo il XIII Rapporto di Almadiploma l'81% dei diplomati del 2015 si dichiarano piuttosto soddisfatti della propria esperienza scolastica. 

Secondo il XIII Rapporto di Almadiploma l'81% dei diplomati del 2015 si dichiarano piuttosto soddisfatti della propria esperienza scolastica. 

Le opinioni sono risultate in generale favorevoli anche nei confronti degli insegnanti: apprezzati particolarmente per la preparazione e per la chiarezza espositiva. Il 77% dei diplomati è soddisfatto della loro competenza, il 71% della chiarezza espositiva, il 70% della disponibilità al dialogo e il 61% della loro capacità di valutazione. Le migliori valutazioni sono state espresse a proposito dei rapporti con gli altri studenti, ritenuti soddisfacenti dal 91% dei diplomati. Meno apprezzate sono risultate le infrastrutture, soprattutto l’adeguatezza dei laboratori e delle aule
(52%), degli impianti e delle attrezzature sportive (49%).

Resta vero che sebbene i diplomati siano generalmente soddisfatti dei vari aspetti dell’esperienza scolastica, una quota importante di loro al termine del percorso formativo è “pentito” della scelta compiuta a 14 anni. In altre parole, se tornassero ai tempi dell’iscrizione alla scuola superiore, mentre 53 diplomati su cento ripeterebbero lo stesso corso, ben 46 su cento cambierebbero l’indirizzo di studio e/o la scuola. In particolare, 12 su cento ripeterebbero il corso ma in un’altra scuola, 8 sceglierebbero un diverso indirizzo/corso della propria scuola e 27 cambierebbero sia scuola che indirizzo. 

La quota dei diplomati che cambierebbe corso e/o scuola è più elevata tra i professionali (50%), seguiti dai tecnici (48%) e dai liceali (45%). È interessante esaminare le ragioni espresse dai diplomati che cambierebbero: il 43% lo farebbe principalmente per studiare materie diverse, il 21% per compiere studi che preparino meglio al mondo del lavoro, il 14% per compiere studi più adatti in vista dei successivi studi universitari e il 21% per altre ragioni. 

A questo elemento si aggiunge la quota di incerti sul proprio futuro: ossia coloro che, alla vigilia della conclusione degli studi secondari superiori, non hanno le idee chiare sul percorso da intraprendere. Così 59 diplomati su cento intendono iscriversi all’università, 16 pensano di cercare un lavoro, 6 ritengono di riuscire a coniugare entrambe le attività. Ma 14 diplomati su cento sono incerti sul loro futuro formativo e professionale. La quota dei diplomati incerti è particolarmente elevata tra i tecnici (23%), seguiti dai professionali (20%) e dai liceali (assai distanziati: solo 8
su cento).

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