Decreto scuola. Via le norme sulle scuole paritarie. Confindustria esulta
red – Nel Decreto scuola, almeno nelle bozze precedenti l’approvazione, erano previste norme anche per le paritarie, con 4 commi. Che fine hanno fatto?
red – Nel Decreto scuola, almeno nelle bozze precedenti l’approvazione, erano previste norme anche per le paritarie, con 4 commi. Che fine hanno fatto?
Nel primo comma viene affrontata la questione degli alunni per classe, per le quali si chiedeva che le classi venissero costituite da almeno otto alunni, salvo esigenze motivate sulla base di particolari situazioni geografiche e ambientali accertate dall’USR. Nonché, per le superiori il divieto per la costituzione delle classi collaterali.
Il comma 2, affronta, invece la questione degli esami di idoneità, obbligando i candidati agli esami di idoneità a sostenere i relativi esami presso istituzioni scolastiche, statali o paritarie, ubicate nel territorio della provincia di residenza. Deroghe solo in caso di assenza nella provincia dell’indirizzo di studio prescelto, ma gli esami dovranno essere sostenuti presso istituzioni scolastiche ubicate nel territorio della regione di residenza.
Normate anche per le scuole che accolgono gli esaminandi, con un limite di candidati ulteriori non superiore al 50% del numero degli alunni iscritti e frequentanti l’indirizzo di studio indicato nella domanda.
Altra questione riguarda l’esenzione IMU. Di questo se ne occupava il comma 3, che ne prevedeva l’esenzione per le istituzioni scolastiche paritarie gestite in forma non commerciale dalle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus)
Mentre nell’art. 4 si prevedeva una indicazione ai Comuni per il calcolo del tributo
Che fine hanno fatto tali norme?
Il Ministero ha dovuto inviare due comunicato sul Decreto scuola, nel secondo mancavano tutti i riferimenti alla esenzione IMU.
Si tratta evidentemente di modifiche apportate alla bozza precedente l’approvazione del Decreto.
Sono scomparsi anche gli altri commi?
In attesa del testo ufficiale del Decreto, crediamo opportuno un chiarimento da parte Ministeriale.
Nel frattempo, esulta Confindustria: "Fortunatamente sono state in extremis eliminate le norme (art. 12) punitive nei confronti delle scuole paritarie."
E l’Imu?