DDL riforma. Vacca M5S “Governo ha chiuso su stralcio assunzioni: o le vogliono far saltare o blinderanno il testo. I tempi non ci sono”
Giornata cruciale quella trascorsa in VII Commissione cultura alla Camera, dove è iniziato il confronto sul testo del DDL di riforma della scuola. Il primo atto ha visto la bocciatura della richiesta dello stralcio delle assunzioni dal resto del provvedimento. Abbiamo sentito Gialunca Vacca, del Movimento 5 stelle.
Giornata cruciale quella trascorsa in VII Commissione cultura alla Camera, dove è iniziato il confronto sul testo del DDL di riforma della scuola. Il primo atto ha visto la bocciatura della richiesta dello stralcio delle assunzioni dal resto del provvedimento. Abbiamo sentito Gialunca Vacca, del Movimento 5 stelle.
Cos'è successo questa mattina in VII Commissione?
E' successo che noi e SEL abbiamo chiesto un voto per stralciare le assunzioni dal resto del provvedimento e la maggioranza ha votato contro. Si tratta di una linea che portiamo avanti dall'inizio, da prima del varo del DDL da parte del Governo e abbiamo chiesto al sottosegretario perché non avessero preso in considerazione la proposta prima del varo, proprio in previsione dei tempi ristretti.
Cosa vi ha risposto?
Ci ha risposto che l'impianto è generale, l'impianto è complessivo: assunzioni, il piano triennale e chiamata dai dirigenti danno maggiore spinta all'autonomia e non si possono scindere. Ma non è vero, basterebbe un ampliamento dell'organico con piano straordinario per quest'anno, senza chiamata diretta. Era fattibile.
Ci stiamo con i tempi?
No. Oggi il PD si riunisce proprio perché coi tempi non ci stiamo. La scadenza del 31 maggio è imminente. In realtà la legge deve essere approvata almeno a metà maggio per consentire ai dirigenti di stilare il piano triennale. Approvare questa legge in tre settimane è impossibile.
Cosa pensa potrà accadere?
Se hanno deciso di non stralciare le assunzioni: o vogliono farle saltare, dando la colpa al parlamento, magari attuandone soltanto metà, 50mila (tra l'altro fonti ci confermano che il Governo non ha abbandonato l'idea del Decreto); o vogliono approvare tutto blindando, come un treno, senza confronto.
Io inizio a mettere in discussione questa cosa, approvare in tre settimane alla Camera significherebbe inviare il testo blindato al Senato senza possibilità di modifica, lo credo tecnicamente impossibile. A meno che non venga spostato il tempo di presentazione dei piani triennale per le scuole oltre il 31 maggio.
Bisognerebbe chiedere agli organi collegiali di riunirsi in estate, a meno di non eliminarli completamente dal processo decisionale dei piani triennali.
Infatti.
Abbiamo avuto notizia di apertura da parte della maggioranza su possibili modifiche.
Si tratta della posizione di singoli esponenti della maggioranza, ma ho qualche perplessità. C'è apertura sul 5xmille (sbagliato assegnare i fondi alla singola scuola) e sulla chiamata diretta. Vedo la maggioranza compatta, ma, ripeto, si tratta di singole posizioni e spesso il partito indica altro. Non crediamo più a questi spiragli, vedremo per gli emendamenti.
Oggi avete chiesto i dati sul precariato, per quale motivo?
Abbiamo chiesto a Faraone i dati sul reclutamento, gli iscritti in GaE per classi di concorso e province, i dati del fabbisogno e ultime supplenze. Secondo noi il piano si fonda su presupposti che non ci sono, vogliamo i dati per incrociarli e vedere se il piano regge o meno. Il nostro sospetto è che il fabbisogno delle scuole non sarà soddisfatto dalle assunzioni. Nelle GaE esistono classi esuarite per cui non si copriranno i posti liberi e altre in esubero. Il piano è fatto male.
Anche il dato delle cattedre vacanti non ci convince, il governo parla di 50mila assunzioni su cattedre vacanti:14 su turnover (scendiamo a 36 mila), 10 mila del piano Carrozza. Quindi, secondo il Governo ci sarebbero solo 26mila cattedre vacanti, comprese alcune cattedre in organico di fatto trasformate in organico di diritto.
Qui entriamo nella vostra proposta, quella di coinvolgere anche le Graduatorie d'istituto.
La nostra proposta sarà abbinata al DDL del Governo, la difenderemo come piano alternativo. Se venisse attuata, riusciremmo a coprire il reale fabbisogno.
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