Concorso scuola docenti, CSPI: una sola domanda di inglese ma livello B2. No a nozionismo e chiarimenti su diplomati magistrale
L'altro ieri il CSPI ha espresso il suo parere sul concorso scuola docenti che partirà i primi di febbraio. Tra le critiche alcune già evidenziate dalla nostra redazione, a partire dalle prove di lingua inglese.
L'altro ieri il CSPI ha espresso il suo parere sul concorso scuola docenti che partirà i primi di febbraio. Tra le critiche alcune già evidenziate dalla nostra redazione, a partire dalle prove di lingua inglese.
Infatti, ricordiamo che nelle bozze pubblicate dalla nostra redazione in anteprima, sono presenti due domande scritte in lingua inglese che presuppongono un livelli di conoscenza B2. Secondo il CPSI, che è stato chiamato ad esprimere un parere, la prova d'inglese di livello B2 non viene messa in discussione, ma viene, invece, chiesto di ridurre l'incidenza del valore di tale prova, riducendo da 2 a 1 i quesiti.
Inoltre, in accordo con critiche provenienti dal mondo del precariato che parteciperà al concorso, il CSPI ha suggerito di rivedere l'allegato contenente i programmi di studio per il concorso, dato che "emerge un prevalente aspetto nozionistico delle prove, anche scritte, che andrebbero riequilibrate a favore di competenze didattiche, metodologiche, relazionai richiesta a un docente".
Inoltre, "nella prova orale appare eccessiva – sempre secondo il parere – l'insistenza sugli aspetti disciplinari". La critica sorge dalla constatazione che la maggioranza dei docenti che parteciperanno al concorso "sono laureati e abilitati nella specifica classe di concorso". Rilievo che entra in contrasto "con l'idea di verificare le competenze pratiche id insegnamento attraverso lo strumento della lezione simulata."
Altra questione evidenziata dal CSPI riguarda la necessità di "chiarire esplicitamente quali diplomi conseguiti al termine del percorsi di sperimentazione siano equiparati al diploma magistrale; in particolare, riguardo alle diverse sperimentazioni linguistiche"