Concorso a DS. Quesiti disponibili su Internet in anticipo, per i giudici Google Cache non è una prova. ANIEF: “affermazioni poco condivisibili”, appello gratis per i ricorrenti
red – Parliamo della batteria di test, i 5.663 quesiti a risposta multipla, da cui verranno estrapolate le 100 domande da sottoporre ai candidati nella prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici 2011.
red – Parliamo della batteria di test, i 5.663 quesiti a risposta multipla, da cui verranno estrapolate le 100 domande da sottoporre ai candidati nella prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici 2011.
Che i quesiti fossero online prima del tempo lo dimostrerebbe, secondo i ricorrenti, la "memoria di Google": Google Cache, che ha archiviato una loro "immagine" già 6 luglio 2011 e 12 luglio 2011, un mese e mezzo prima della loro pubblicazione ufficiale, che avverrà il primo settembre 2011.
Secondo gli avvocati, questo violerebbe il principio di parità di accesso dei cittadini negli impieghi pubblici, ma secondo i giudici si tratta di "osservazioni generiche ovvero soggettivamente opinabili"
Sulla questione legata ai 976 quesiti errati, cioè 1/5 delle domande presenti nella batteria, e che, secondo gli avvocati, dimostrerebbe come "la prima fase di elaborazione dei test preselettivi è stata conotata da difetto di istruttoria e opacità" per la nomina della commissione atta a individuare tali errori, per i criteri utilizzati e per l’assenza di un verbale delle operazioni effettuate, i giudici hanno affermato che tale tesi non è condivisibile, "la brevità del tempo occorrente ai candidati per la preparazione della prova preselettiva – si legge nel testo della sentenza – e la circostanza della asserita tardiva comunicazione delle indicate 900 domande risultate errate non è idonea ad invalidare la procedura".
Pertanto, su queti punti e sugli altri punti di illegittimità avanzati dai ricorrenti, il Tar ha respinto il ricorso.
"Al di là della poco condivisibile affermazione secondo cui la pubblicazione in rete dei quiz anzitempo non è apprezzabile come tale, – ha sottolineato l’ANIEF in un comunicato giunto nella tarda serata di ieri, primo Maggio – rimane ancora da accertare nel merito definitivo se alcune risposte siano state veramente errate, fuorvianti o ingannevoli, se anche una sola risposta errata possa invalidare il bando di concorso o se una commissione di esperti si possa riunire senza verbalizzare i criteri nella selezione delle domande, tutte domande senza risposta nella sentenza contestata n. 4323/13 su ricorso reg. n. 9258/2011".
E il Presidente del giovane sindacato rilancia: "l’Anief ha deciso, in questa fase, gratuitamente, di invitare i ricorrenti ad appellare questa sentenza e tutti gli altri ricorrenti degli analoghi ricorsi a costituirsi ad adiuvandum così da avere la parola definitiva dai giudici del Consiglio di Stato su una vicenda che comunque non ha reso onore al Miur e ai sindacati dei dirigenti scolastici che, anziché vigilare sulla correttezza delle procedure od opporsi alla cancellazione delle presidenze, hanno preferito curare i propri interessi. Una vicenda sulla quale i giudici di Palazzo Spada, con atteggiamento altrettanto granitico, hanno dimostrato in più occasioni di dubitare della legittimità dell’intera procedura concorsuale.
Per informazioni, scrivi ad [email protected] entro il 21 maggio 2013 per ricevere le istruzioni operative per appellarti."