Concorso Dirigenti Scolastici 2011. Una modifica legislativa per consentire corso di formazione anche ai ricorrenti. Lettera
Al Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini – Gentilissima, Le scrivo a nome di un gruppo di docenti toscani che hanno partecipato al concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2011. Non ammessi alle prove orali, nonostante elaborati giudicati “sufficienti“ , abbiamo presentato ricorso al TAR Toscana, che ha annullato l'intera procedura.
Al Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini – Gentilissima, Le scrivo a nome di un gruppo di docenti toscani che hanno partecipato al concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2011. Non ammessi alle prove orali, nonostante elaborati giudicati “sufficienti“ , abbiamo presentato ricorso al TAR Toscana, che ha annullato l'intera procedura.
La Legge 107/2015 ha previsto, per i ricorrenti avverso le procedure concorsuali 2004 e 2006 con sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio o con contenzioso pendente, l'ammissione ad un corso intensivo di formazione con esame finale selettivo , ai fini dell'immissione nei ruoli di dirigente scolastico.
La norma ha escluso i ricorrenti avverso le procedure concorsuali 2011, circa 650 in tutta Italia, i quali hanno presentato ricorso al TAR Lazio per disparità di trattamento, disparità segnalata tra l'altro anche in sede parlamentare, prima dell'approvazione della Legge 107, la quale in sostanza ha sanato le posizioni di soggetti non idonei o le cui prove sono state annullate dal Giudice Amministrativo.
Al momento esisterebbe la possibilità di una soluzione legislativa:
un disegno di legge potrebbe modificare il comma 88 lettera b) della Legge 107/2015, autorizzando il MIUR a indire un nuovo corso intensivo di formazione, per consentire l'accesso anche ai ricorrenti del 2011. I recenti emendamenti presentati in vista dell'approvazione della finanziaria e del mille proroghe e sostenuti da un ampio numero di parlamentari, erano a favore delle posizioni dei ricorrenti 2011.
La modifica normativa, in attesa dell'emanazione del regolamento recante la disciplina per il reclutamento dei dirigenti scolastici, pressoché senza oneri di spesa per la finanza pubblica, avrebbe le seguenti finalità:
– attuare il principio della parità di trattamento nelle procedure concorsuali nei confronti di ricorrenti di anni diversi e varie regioni d'Italia
– garantire la continuità e la stabilità delle funzioni dirigenziali nelle istituzioni scolastiche
– limitare il ricorso all'istituto della reggenza, dato che la graduatoria del concorso 2011 è esaurita ed i posti attualmente vacanti sono circa 2000 a livello nazionale.
– formare e selezionare comunque i docenti aspiranti dirigenti scolastici, in possesso di titoli culturali e professionali adeguati, nell'ottica della valorizzazione del merito nella Pubblica Amministrazione.
Cordiali saluti
Prof.ssa Caterina Startari Cecina ( Livorno )