Concorso a cattedra: scuole occupate potrebbero mettere a rischio le prove preselettive
Lalla – Mancano ancora 16 giorni, ma il tenore delle proteste degli studenti che hanno occupato alcune scuole si preannuncia preoccupante. Il FLI ricorda che alcune di queste scuole sono state selezionate come sedi per lo svolgimento della prova preselettiva del concorso per il personale docente e che questo potrebbe mettere a rischio la procedura.
Lalla – Mancano ancora 16 giorni, ma il tenore delle proteste degli studenti che hanno occupato alcune scuole si preannuncia preoccupante. Il FLI ricorda che alcune di queste scuole sono state selezionate come sedi per lo svolgimento della prova preselettiva del concorso per il personale docente e che questo potrebbe mettere a rischio la procedura.
In una nota Aldo Di Biagio, Fabio Granata e Luigi Muro deputati Fli "Il Ministro Profumo ci fornisca chiarimenti sui 3500 test presenti sul simulatore on line del MIUR, che sembrano più il frutto di una mente diabolica che uno strumento di prova”.
“Infatti più che accertare le competenze in ingresso degli aspiranti docenti, – spiegano – i test, come è accaduto per il TFA ordinario, sono un vero e proprio terno al lotto che mette a dura prova la capacità di sopportazione di un comparto già duramente provato. La scuola ha bisogno di insegnanti validi e non certamente di robot, ma non sembra che in questo modo si vada in una giusta direzione”.
I deputati concludono: “Non dimentichiamo poi che molte scuole, sedi di concorso, sono attualmente occupate dagli studenti per via della proteste di questi giorni, nutriamo per questo seri dubbi sulla effettiva partenza della procedura"