Classi di concorso per gli insegnamenti per i primi quattro anni della scuola secondaria di II grado
red – Il Miur ha consegnato ai sindacati le tabelle relative alle classi prime, seconde, terze e quarte degli istituti di secondo grado, alle quali si applicherà la riforma e le le tabelle con indicate le classi di concorso da utilizzare per le Opzioni dei percorsi degli istituti Tecnici e Professionali.
red – Il Miur ha consegnato ai sindacati le tabelle relative alle classi prime, seconde, terze e quarte degli istituti di secondo grado, alle quali si applicherà la riforma e le le tabelle con indicate le classi di concorso da utilizzare per le Opzioni dei percorsi degli istituti Tecnici e Professionali.
Gli insegnamenti che trovano confluenza in più classi di concorso del pregresso ordinamento devono essere trattati come insegnamenti “atipici” la cui assegnazione alle classi di concorso deve prioritariamente mirare a salvaguardare la titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale determinazione delle cattedre e la continuità didattica.
Ovviamente nella scelta della classe di concorso dovrà farsi riferimento all’indirizzo, all’articolazione, all’opzione, al curricolo adottato dalla scuola, nonché, nel caso della tabella C), alla corrispondente classe di concorso della tabella A). Al riguardo si fa anche riferimento alla nota n. 8039 del 5 dicembre 2012 inviata dalla Direzione generale degli ordinamenti scolastici.
In presenza, nella scuola, di più di un titolare di insegnamenti “atipici”, si darà la precedenza a coloro che, in relazione al numero dei posti, risulteranno collocati con il maggior punteggio nella graduatoria di istituto unificata incrociando la varie graduatorie, nel rispetto delle precedenze di cui all’art. 7 del CCNI sulla mobilità.
Resta inteso che sono da salvaguardare comunque i docenti che impartiscono l’insegnamento o il laboratorio presente nell’indirizzo e non il primo in graduatoria ma titolare di altro insegnamento o laboratorio non pertinente con l’indirizzo, articolazione, opzione, nonché al curricolo attivato.
In assenza di titolari da “salvaguardare” l’attribuzione dovrà avvenire prioritariamente, previa intesa con l’Ufficio scolastico territoriale, scegliendo le classi di concorso in esubero a livello provinciale.
In assenza delle citate situazioni, il dirigente scolastico, d’intesa con l’Ufficio scolastico territoriale, e sulla base del parere del collegio dei docenti reso in coerenza con il POF e in analogia con le procedure di delibera dello stesso, provvederà ad attribuire la classe di concorso, assicurando una equilibrata distribuzione dei posti alle classi di concorso al fine di venire incontro alle aspettative dei docenti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento, evitando di assegnare tutte le ore ad una classe di concorso a discapito di altre (es. 51/A e 52/A – 47/A e 48/A ecc…).
Si richiama la nota prot. n. 679 del 4 maggio 2012 relativamente all’attribuzione della ore di geografia degli indirizzi “amministrazione, finanza e marketing” e”turismo” alla classe 39/A e solo, in fase residuale, al fine di evitare la creazione di personale in esubero, anche ai titolati della 60/A.
Per l’articolazione “calzatura e moda” in attesa della definizione della nuova classe di concorso gli insegnamento di Tecnologie dei materiali e dei processi produttivi e organizzativi della moda e ideazione, progettazione e industrializzazione dei prodotti moda, in via transitoria, sono da riferirsi alla 68/A e alla 70/A.
Analogamente anche per l’insegnamento di “logistica” dell’indirizzo “trasporti e logistica” per le articolazioni si è fatto riferimento alle seguenti classi di concorso 1/A, 14/A, 15/A, 20/A, 53/A, 55/A e 56/A (costruzioni del mezzo), 1/A, 14/A, 15/A, 53/A, 55/A, 56/A (conduzioni del mezzo) e 14/A, 53/A, 55/A e 56/A (logistica).
Qualora in alcuni istituti o sperimentazioni siano presenti titolari di classi di concorso non prospettate dal Sistema informativo come classi atipiche, i Dirigenti scolastici, al fine di evitare la creazione di posizioni di soprannumero, segnaleranno la particolare situazione ai referenti provinciali in materia di organici, che provvederanno alla rettifica manuale al Sistema informativo, anche operando sulla quota riservata all’autonomia.
La nota n. 2916 del 21 marzo 2013