Chiamata diretta, per insegnare italiano solo laurea in Lettere. No filosofia o altre specialistiche

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Un utente ci segnala l'avviso per la chiamata diretta di una scuola di Comiso nel quale ritiene di aver individuato una anomalia.

Un utente ci segnala l'avviso per la chiamata diretta di una scuola di Comiso nel quale ritiene di aver individuato una anomalia.

Si tratta della scuola secondaria di I grado "L. Pirandello" di Comiso, in provincia di Ragusa.

L'avviso della scuola ricerca diversi docenti per altrettante classi di concorso, tra cui la A043 (Italiano, Storia, Ed. Civica, Geografia) alle medie.

La A043 può essere insegnanta da docenti che hanno una laurea in lettere, filosofia, pedagogia, lingue e simili. Alcune specialistiche necessitano di un "aggiustamento" del percorso di studi con l'inserimento di determinate materie per poter insegnare italiano.

L'avviso della scuola è ben fatto, sicuramente uno dei migliori che in questi giorni abbiamo visionato e ci hanno segnalato. Infatti, la richiesta dei titoli culturali viene affiancata, come da indicazione delle linee guida, dalla coerenza con il PTOF, RAV  e PDM. Garantendo trasparenza da parte della dirigente.

Il docente che ci ha segnalato l'avviso, però, ci fa notare che tra i titoli culturali per l'incarico A043 viene specificata soltanto la laurea specialistica in Lettere. Insomma, sarebbero esclusi i docenti di Filosofia o altre facoltà che rientrano nell'insegnamento.

La domanda che ci è stata posta è se ciò è lecito.

Le linee guida lasciano piena libertà al dirigente di scegliere i titoli utili per coprire il posto in base agli obiettivi del PTOF, quindi, chiedere magari un determinato master invece di un altro. Se la scuola è impegnata nel recupero degli studenti BES e nel PTOF o PDM si è posta quale obiettivo di creare le condizioni per un intervento deciso in questa direzione, il dirigente ha tutto il diritto ad inserirlo come titolo.

Quindi, secondo tale principio, è anche libero di individuare una specialistica invece di un'altra? Può una laurea avere valore discriminante nella scelta di un docente?

Secondo noi NO, perché se ho una abilitazione è indifferente se sono laureato in filosofia o lettere perché posso insegnare ugualmente, mentre se la scuola mi chiede master per la didattica BES perché è prioritario per la scuola il recupero BES, allora un master deve fare da discriminante.

Inoltre, nella colonna che la scuola ha affiancato ai titoli culturali che giustificano la coerenza con gli obiettivi della scuola, vengono elencati l'innalzamento degli esiti scolastici, la riduzione della dispersione, e molte altri punti. La domanda che il nostro utente ci ha posto è se un docente laureato in filosofia, ma abilitato e con il diritto di insegnare italiano, non sia in grado di contribuire al raggiungimento di tali obiettivi. Una mancanza di pari opportunità tra docenti a parità di titoli che al nostro utente non è andata giù.

Anche su questo punto, il Ministero dovrebbe intervenire chiarendo la questione, insieme alla possibilità per il dirigente di indicare negli avvisi quale criterio l'esperienza lavorativa nella scuola in cui si è chiesto di insegnare, come già chiesto più volte dalla nostra redazione.

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