Chiamata diretta docenti: sindacati chiedono incontro al ministro Giannini
Nell'incontro del 23 maggio u.s. tra Miure sindacati, relativo alla sequenza contrattuale per stabile le regole dell'assegnazione dei docenti titolari su ambito alle scuole di riferimento, si sono praticamente scontrate due posizioni agli antipodi.
Nell'incontro del 23 maggio u.s. tra Miure sindacati, relativo alla sequenza contrattuale per stabile le regole dell'assegnazione dei docenti titolari su ambito alle scuole di riferimento, si sono praticamente scontrate due posizioni agli antipodi.
Il Miur, infatti, non intende derogare a quanto previsto dalla legge n. 107/2015, per cui la chiamata diretta da parte del DS deve fondarsi sul curriculum, le esperienze lavorative e le competenze professionali dei docenti, da verificare anche tramite colloquio. Le OO.SS.. al contrario, propongono dei criteri oggettivi, basati sul merito, come avviene ad esempio per la mobilità.
Si tratta chiaramente di due posizioni inconciliabili, tanto che i sindacati hanno chiesto, anche sulla base del fatto che i tempi per effettuare le chiamate dei docenti sarebbero veramente risicati se non impossibili, di non effettuare la "chiamata diretta" per l'a.s. 2016/2017 o comunque, vista la situazione di stallo, di spostare il confronto a livello politico (vedi al riguardo "Chiamata diretta dei docenti, Miur non cede. Sindacati: si rimandi di un anno o si sposti confronto a livello politico")
Dalle parole sono, quindi, passati ai fatti inviando nella giornata di ieri, 24 maggio 2016, una richiesta di incontro urgente al ministro Giannini e al sottosegretario Davide Faraone, al fine di giungere alla definizione di quella sequenza contrattuale prevista dall'articolo 1 comma 5 del CCNI sulla mobilità 2016/17.
"Nell’incontro preliminare all’avvio della sequenza prevista dall’art. 1 comma 5 del CCNI sulla mobilità del personale del comparto scuola per il 2016/17 si è riscontrata una notevole difficoltà a individuare possibili percorsi di costruttivo confronto, stante l’attestarsi della delegazione di parte pubblica su quelli che vengono ritenuti vincoli imprescindibili posti dalle disposizioni della legge 107/2015.
Diversamente, le scriventi Organizzazioni ritengono che sia possibile individuare spazi affinché “le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione dei docenti titolari di ambito”, oggetto della sequenza di cui trattasi, siano definiti assicurando il rispetto delle esigenze di massima oggettività e trasparenza che si richiedono nello svolgimento di adempimenti aventi riflessi così importanti sulle condizioni di lavoro del personale, assicurando nel contempo la migliore agibilità organizzativa di operazioni rese ancor più complesse dalla prevedibile ristrettezza dei tempi entro cui dovranno svolgersi.
Per quanto sopra, si ritiene indispensabile che le questioni siano affrontate al massimo livello di responsabilità politica per creare, così come già avvenuto per la trattativa sul CCNI sulla mobilità, le condizioni di un positivo svolgimento della sequenza contrattuale: si chiede pertanto alla S.V. di voler convocare a tal fine un incontro del quale si ritiene di evidenziare la massima urgenza."
I sindacati, dunque, ritengono ancora possibile un accordo tale da assicurare trasparenza e oggettività nella procedura di attribuzione degli incarichi ai docenti dell'ambito da parte dei dirigenti.