Chiamata diretta: dirigente chiede “lezione frontale” durante il colloquio. Un altro un corso certificato a Bergamo
Decine e decine le segnalazioni che giungono in redazione di irregolarità negli avvisi e nelle modalità di selezione dei docenti per gli incarichi triennali.
Decine e decine le segnalazioni che giungono in redazione di irregolarità negli avvisi e nelle modalità di selezione dei docenti per gli incarichi triennali.
L'ultima, solo in ordine di tempo, giunge dalla Calabria. L'istituto è l'“Umberto Zanotti Bianco” di Marina di Gioiosa Jonica, in cui il dirigente scolastico ha scritto nero su bianco, all'articolo 5, che "Per la valutazione delle candidature, il D.S. ha facoltà di procedere, oltre che all’analisi del CV-EU dell’aspirante, con un colloquio individuale in presenza. Di tale eventuale modalità, verrà data comunicazione ai docenti selezionati per tale modalità. Sarà comunque prevista l’esposizione di una breve lezione frontale da parte dell’aspirante". (Qui l'avviso)
Dopo il Liceo Scientifico "Francesco Vercelli" di Asti dove il dirigente ha richiesto una esposizione di un modulo estratto a sorte tra quelli proposti da una "commissione", si replica a Sud.
Non possiamo, anche in questo caso, che ribadire che la richiesta non è lecita. Le linee guida emanate dal Ministero chiariscono che il colloquio, in presenza o remoto, serve al candidato per "illustrare il proprio CV e acquisire informazioni utili per scegliere tra le diverse scuole".
E', per certi versi, uno strumento più utile ai docenti che ai dirigenti. Il colloquio non ha valore "concorsuale", i docenti non devono dimostrare di avere competenze. A conferma di ciò, anche le FaQ ministeriali.
Si tratta di casi eclatanti, ma la realtà delle cose è che le segnalazioni sono decine e decine e spesso riguardano casi che abbiamo già affrontato o situazioni che non solleverebbero polveroni o casi emblematici, ma che dimostrano un modus operandi non conforme a quelle che sono le indicazioni ministeriali.
E' il caso delle innumerevoli segnalazioni di dirigenti che hanno indicato come criterio "aver insegnato nella scuola da loro diretta". Cosa che se riteniamo corretto per la garanzia della continuità didattica, non lo è per la regolarità degli avvisi.
Oppure il caso del Liceo Don Milano (Romano di Lomabardia) che chiede tra i titoli per la A019 un corso specifico di aggiornamento gestito dall'UST Bergamo su alternanza scuola-lavoro con certificazione.
Nelle linee guida si parla di individuazione per competenze, i requisiti scelti dal dirigente scolastico nel bando non possono essere circoscritti ad uno specifico contesto, ma generalizzabili all'area delle conoscenze e abilitá che non possono essere circostanziate in fattispecie di aggiornamenti territoriali. In ballo c'è anche la garanzia dei livelli essenziali di prestazione, diritti che devono essere garantiti allo stesso modo su tutto il territorio nazionale.
Senza contare che il docente che ci ha segnalato la scuola si chiede: "è possibile che un "deportato" dalla Sicilia alla provincia di Bergamo possa frequentare precedentemente il Corso di aggiornamento a Bergamo?"
Non abbiamo riportato, perché non possiamo farlo, tutte le segnalazioni di avvisi in cui si chiedevano competenze o certificati talmente specifiche da farle risalire soltanto ad un singolo docente.
Sinceramente ci chiediamo se le contromisure del Ministero che saranno presentate in occasione delle linee guida sulla valutazione dei dirigenti saranno sufficienti ad arginare la deriva della chiamata diretta. Se gli ispettori che saranno messi in campo saranno in grado di controllare tutti gli avvisi e la loro coerenza con il PTOF (cosa della quale ci siamo occupati marginalmente, ma che rappresenta uno dei problemi più importanti di questo avvio di riforma). Se tutti i soprusi, a partire da quelle nei confronti delle docenti relativamente a maternità e congedi, saranno veramente puniti.
La mancata regolarizzazione della chiamata diretta, venuta meno a seguito del fallimento del tavolo contrattuale, ha mostrato tutti i suoi limiti.
Nel frattempo, vi invitiamo a segnalarci casi anomali [email protected]
Invitiamo, inoltre, i nostri utenti a segnalarli all'USR di competenza, anche tramite i sindacati.