Blocco stipendio e fermo al Decreto D’Alia. Ieri giornata nera per la scuola, le prime reazioni dei sindacati. Aggiornato con M5S
red – Ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che prolunga il blocco degli stipendi fino al 2014. Inoltre, nessuna notizia sul Decreto che prevedeva stanziamenti per 400milioni alla scuola. CISL: "giornata pessima". FLCGIL: "radicalmente contrari". ANIEF: "ingiusta operazione di risparmio". Gilda: "promette battaglia". UIL: "azioni di mobilitazione con altri sindacati. M5S: "VII commissione aveva chiesto stop"
red – Ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che prolunga il blocco degli stipendi fino al 2014. Inoltre, nessuna notizia sul Decreto che prevedeva stanziamenti per 400milioni alla scuola. CISL: "giornata pessima". FLCGIL: "radicalmente contrari". ANIEF: "ingiusta operazione di risparmio". Gilda: "promette battaglia". UIL: "azioni di mobilitazione con altri sindacati. M5S: "VII commissione aveva chiesto stop"
Nell’attesa intaschiamo un altro blocco dei contratti per tutta la pubblica amministrazione, nonostante le commissioni parlamentari avessero chiesto al Governo di escludere i docenti, già vessati da anni di tagli.
Insomma, nessuna pietà. E dei grandi investimenti che questo Governo aveva promesso per la scuola, si è concretizzato soltanto un impegno per l’edilizia scolastica. Processo già ampiamente avviato, in vero, dai precedenti esecutivi.
Ancora un nulla di fatto il provvedimento che prende il nome del Ministro D’Alia che dovrebbe contenere
- la trasformazione delle cattedre di sostegno tutte in organico di diritto
- 10milioni per la formazione dei docenti
- nuove norme sul dimensionamento della rete scolastica
- l’assunzione di 59 nuovi ispettori, vincitori del concorso a dirigente tecnico relativo ai 220 posti a concorso
- interventi per l’edilizia scolastica,
- interventi per scuole paritarie e parificate
- una soluzione per i contenziosi legati al concorso a Dirgente
- una soluzione per i docenti inidonei
- una soluzione per i docenti di quota 96
Ma nonostante le fughe di notizie che davano per imminente l’approvazione, tanto da aver fatto pensare che se ne potesse discutere ieri in CdM, ancora nulla di fatto.
Così, invece, non è stato. Anzi, a quanto pare il Presidente della Repubblica ha nicchiato sul testo, che ritiene eccessivamente eterogeneo e i provvedimenti non risponderebbero tutti a criteri di urgenza.
Ritardi che sono stati accolti dalla CISL con delusione. "Giornata pessima quella di oggi per la scuola, ancora una volta penalizzata insieme al lavoro pubblico, con il rinvio del contratto e con un nuovo intervento sugli scatti di anzianità". Cosi, in un comunicato, Francesco Scrima, Segretario della CISL scuola
Intervenuta anche la FLCGIL che si è dichiarata radicalmente contraria "nel pubblico impiego all’ulteriore blocco dei contratti, dei salari e degli scatti d’anzianità che aggraverebbe la condizione dei lavoratori in tutti i comparti della conoscenza". E promette un autunno caldo, se non ci sarà una inversione di tendenza a partire dai primi giorni dell’inizio del nuovo anno scolastico.
Anche l’ANIEF è intervenuta sul blocco degli stipendi. Per il Presidente Pacifico si è trattato di un "atto gravissimo" e consiglia al Governo di dimettersi, se "sono le idee che vuole portare avanti".
"invece di discutere e approvare il Decreto D’Alia, – leggiamo dal comunicato – contenente alcuni importanti segnali di rilancio del sistema scolastico italiano, l’Esecutivo fa uscire dal "cilindro" un regolamento incostituzionale che, in particolare per il personale della scuola (nel 99% dei casi senza possibilità di attuare alcuna forma di "carriera" professionale), prevede non solo il blocco di ogni forma di adeguamento retributivo al costo della vita e degli scatti stipendiali (già a partire dal 2011), ma addirittura riduce ulteriormente le già esigue risorse destinate al trattamento accessorio (il cosiddetto Fondo d’istituto) di docenti e Ata."
E annuncia una impugnativa di questa ingiusta "operazione di risparmio" Blocco dei contratti farà perdere agli statali tra i 6mila e i 60mila euro
Intervento anche della UIL che ritiene inaccettabile il provvedimento e, affermano nel comunicato "Insieme agli altri sindacati, promuoveremo una azione di mobilitazione che, spiega il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, per rispetto a famiglie e studenti non riguarderà il primo giorno di scuola, per far cambiare idea al Governo."
La Gilda ritiene "evidente che il Governo sta cercando lo scontro" e promette battaglia "il 21 agosto – annuncia Di Meglio – si riunirà la direzione nazionale che metterà a punto la strategia di lotta per ottenere la restituzione degli scatti 2012, su cui si sono già impegnati i governi precedenti, e per protestare contro questo ulteriore colpo basso di Palazzo Chigi"
"I dipendenti pubblici – dicono dalla FP-CIDA E CIMO-ASMD – hanno già pagato un conto salato e continuano a pagarlo"
"Per le categorie dei dirigenti, professionisti e quadri, rappresentate dalla FP-CIDA e dalla CIMO, – continua il comunicato – i tagli degli organici a parità di volume di attività complessiva si sono tradotti in una crescita esponenziale delle responsabilità individuali, senza corrispondenti riconoscimenti economici. Tale situazione non potrà mancare di produrre in prospettiva effetti negativi sul buon andamento delle amministrazioni e degli enti pubblici." Provvedimento che era in aria già da prima del termine delle lezioni e del quale si attendeva solo l’approvazione. Nessuna sorpresa, neppure nella scelta del periodo vacanziero, che trova in difficoltà, soprattutto il settore scolastico, nell’articolazione delle dovute proteste."
Tra i partiti politici, primo a manifestare il proprio dissenso, il Movimento 5 Stelle, che ha invocato il rispetto della volontà della VII commissione cultura che aveva detto no ad un blocco degli stipendi anche per i docenti
Approvato in CdM il blocco degli stipendi. Comunicato stampa del Governo