Assunzione docenti. Altadonna”i posti a Sud per non emigrare ci sono, li blocca il MEF. FaQ non ci soddisfano, unico spiraglio mobilità”

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Ieri, una rappresentanza di docenti iscritti nelle GaE che boicottano le immissioni in ruolo ha incontrato il Sottosegretario Faraone. Abbiamo raggiunto al telefono Salvo Altadonna, presente all'incontro.

Ieri, una rappresentanza di docenti iscritti nelle GaE che boicottano le immissioni in ruolo ha incontrato il Sottosegretario Faraone. Abbiamo raggiunto al telefono Salvo Altadonna, presente all'incontro.

Cosa è successo ieri?

Abbiamo incontrato l'ufficio tecnico del sottosegretario Faraone, abbiamo chiesto delle modifiche dando delle interpretazioni più ampie. Ad esempio abbiamo chiesto che il comma 100 venisse interpretato non come espressione di preferenza, ma come possibilità di scegliere una sola provincia. Ma non c'è stata alcuna apertura. Hanno, comunque, ammesso che ci sono delle sperequazioni e che è necessario trovare una soluzione. Abbiamo portato come esempio una collega di 50 anni che ha vinto il concorso nel 1982, ha sempre lavorato nella sua provincia, ma con questo piano andrebbe assunta in altra regione.

I posti, comunque, al Sud non ci sono.

Se è vero che in molte province ed in alcune classi di concorso c'è uno stesso grado di saturazione delle Graduatorie, abbiamo evidenziato alcune situazioni assurde. Ad esempio per il sostegno nell'Infanzia, nel Sud e non solo. A Palermo, ad esempio, durante la fase zero e A sono state date poche decine di cattedre a fronte di 380 aspiranti che ogni anno esauriscono gli incarichi. Ogni anno i dirigenti sono costretti a dare incarichi a docenti senza titoli.

C'è qualcosa che non va.

Sì, per la fase B ci saranno posti zero da assegnare e i colleghi saranno costretti ad emigrare lasciando a insegnanti senza titolo i futuri incarichi annuali. Il problema è che non trasformano le deroghe da organico di fatto ad organico di diritto, nonostante i ricorsi vinti. Quindi, non è vero che i posti a Sud non ci sono. Se il posto non ci fosse andrei via o deciderei di cambiare lavoro. I posti ci sono.

Perché non li trasformano in oganico di diritto?

La colpa sarebbe, ci hanno detto, del MEF che non li autorizza. Li autorizza solo come spesa annuale: dove sta la differenza? Noi non abbiamo chiesto le assunzioni sui posti in deroga per il 100%. Si potrebbero togliere, ad esempio, tutti gli alunni in classe terminale. Ma per i bambini della prima o seconda e terza classe della primaria quel posto c'è ed esisterà per i prossimi anni.

Quali altri esempi avete portato?

C'era una collega di Roma per lettere e filosofia, ma anche del posto comune della primaria. L'incognita che ne viene fuori è sapere cosa succede nella fase B. Se non sapremo quanti posti ci sono da coprire prima del 14, la domanda è un'incognita.

Che soluzione vi hanno prospettato?

La soluzione che ci hanno prospettato è di  dare gli incarichi annuali prima del 15 settembre, mentre discutevamo hanno inviato la FaQ che poi è stata pubblicata ieri. Quindi i docenti avranno l'incarico nella propria provincia, dove faranno l'anno di prova. Ma saranno assunti in altro posto.

Vi soddisfa come soluzione?

Se prendo incarico a Palermo e poi il cervellone elettronico mi piazza a Pordenone, in ogni caso mi devo spostare. Si rimanda il problema di un anno. Abbiamo, dunque, chiesto che si intervenga almeno sulla mobilità.

In che senso?

Il comma 108 per il prossimo anno istituisce un piano straordinario di mobilità per coloro che sono entrati in ruolo entro 2014/15 per tutti i posti vacanti e disponibili. Successivamente sarà concessa la mobilità anche a chi è entrato con il piano straordinario. Ma se abbiamo il doppio di anni pre ruolo di un collega del 2013/14, è ingiusto.

Cosa vi hanno risposto?

Che è una materia di contrattazione sindacale.

Insomma, hanno passato la patata bollente ai sindacati.

Ci hanno detto che se i sindacati chiederanno le stesse regole dello scorso anno, loro accetteranno.

In realtà se ne sono lavati le mani.

Hanno proiettato il problema su altri. Prima era colpa del MEF, adesso devono essere i sindacati a trovare una soluzione.

Siete soddisfatti dell'incontro?

No, totalmente insoddisfatti. C'è stata preclusione totale sulle variazione dei punti critici. Oggi alle 16 a Palermo abbiamo un'assemblea durante la quale presenteremo i risultati dell'incontro e decideremo se continuare a boicottare.

La questione è politica, se saltano le assunzioni, salta il senso stesso della riforma, se è vero che l'aumento di organico è alla base di quell'autonomia tanto sbandierata.

Si, il problema è politico ed infatti l'incontro è avvenuto con una segreteria politica. Anche le FaQ che hanno emanato ieri hanno un valore politico, spingono a far presentare la domanda, basta leggere la 18 in cui si afferma che i posti disponibili per il ruolo ci sarebbero solo dal 2017/18. Abbiamo chiesto che venisse emanata una FaQ che chiarisca che dal momento che le GaE saranno mantenute saranno anche aggiornate.

Cosa vi hanno risposto?

Che è un'ovvietà.

Certo, sarà ovvio per loro. Diciamo che la FaQ non incentiverebbe a fare domanda.

Abbiamo, inoltre, chiesto con quale cadenza saranno indetti i concorsi, e ci hanno detto ogni 3 anni. Quindi abbiamo chiesto che si anticipasse l'aggiornamento delle GaE prima dell'avvio del nuovo concorso a cattedra.

E … ?

Chiusura anche su questo punto.

Sui numeri cosa vi hanno detto, quanti hanno presentato domanda?

Sarebbero in 40mila, poco più degli idonei al concorso. Ma loro non hanno alternativa. I numeri, però, non li diranno ufficialmente, "li faremo sapere ma non li diremo", ci hanno detto.

Cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime ore?

Noi decideremo se continuare il boicottaggio e probabilmente continueremo. Loro, probabilmente, continueranno ad emanare FaQ per spingere a fare domanda.

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