Aprite il concorso 2015 a tutti i laureati non abilitati

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Il “Coordinamento per il concorso aperto a tutti i non abilitati in possesso del titolo idoneo all’insegnamento”, forte di oltre 2000 iscritti, si è rivolto alla ministra Giannini e ai suoi sottosegretari per chiedere l’apertura del concorso a cattedra 2015 ai non abilitati che sono in possesso di titolo di studio idoneo all’insegnamento.

Il “Coordinamento per il concorso aperto a tutti i non abilitati in possesso del titolo idoneo all’insegnamento”, forte di oltre 2000 iscritti, si è rivolto alla ministra Giannini e ai suoi sottosegretari per chiedere l’apertura del concorso a cattedra 2015 ai non abilitati che sono in possesso di titolo di studio idoneo all’insegnamento.

E cioè: laurea quadriennale del Vecchio Ordinamento e quinquennale specialistica/magistrale del Nuovo Ordinamento.

In attesa del bando per il concorso a cattedra 2015, il Coordinamento chiede di revisionare i requisiti d’accesso per l’ammissione al concorso stesso. Ed ecco le motivazioni e le considerazioni esposte al governo.

Il gruppo ribadisce che nel bando del concorso a cattedra 2012, l’art. 2, comma 3, recitava:

“Sono inoltre ammessi a partecipare, per i posti di scuola secondaria di I e II grado, ai sensi dell’articolo 2 del decreto interministeriale 24 novembre 1998, n. 460: a) i candidati che alla data del 22 giugno 1999 (data di entrata in vigore del citato decreto) erano già in possesso di un titolo di laurea ovvero di un titolo di diploma conseguito presso le Accademie di Belle aArti e gli istituti superiori per le industrie artistiche, i conservatori e gli istituti musicali pareggiati, gli Isef, che alla stessa data consentivano l’ammissione ai concorsi per titoli ed esami per il reclutamento del personale docente; b) i candidati che abbiano conseguito i titoli di cui alla precedente lettera a) entro l’anno accademico 2001-2002, se si tratta di corso di studi quadriennale o inferiore; entro l’anno accademico 2002-2003, se si tratta di corso di studi quinquennale, nonché i candidati che abbiano conseguito i diplomi di cui alla lettera a) entro l’anno in cui si sia concluso il periodo prescritto dal relativo piano di studi a decorrere dall’anno accademico 1998-1999”.

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Ma c’è di più. Con la sentenza n. 11078/2013 depositata il 21 dicembre 2013, il Tar del Lazio sez. III bis di Roma ha annullato la parte del Bando relativo al Concorso indetto con D.D.G. n. 82 adottato in data 24 settembre 2012 dal Miur, nella parte in cui, all’articolo 2, comma 3 prevede quanto precedentemente affermato, in quanto l’articolo 2 del bando veniva dichiarato illegittimo nella parte in cui non consentiva la partecipazione anche ai candidati che, dopo l’anno accademico 2002-2003 ed entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso, avessero acquisito un titolo di laurea valido per l’accesso all’insegnamento nelle classi di concorso della scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di I e II grado.

“Dunque – precisano i docenti – si è determinata una ingiustificata disparità di trattamento tra candidati che hanno conseguito la laurea entro l’anno accademico 2002-2003, ammessi al concorso a cattedra, e i candidati che hanno conseguito la laurea negli anni accademici immediatamente successivi, ma entro la scadenza del termine per la presentazione della domanda”.

Secondo il Coordinamento dei docenti non abilitati ciò significa che per il Consiglio di Stato il requisito d’accesso doveva essere attualizzato e non poteva riguardare soltanto i laureati fino al 2003.

“Ricordiamo anche – si insiste –che ai candidati che avevano conseguito la laurea entro l’anno accademico 2002-2003 era stato possibile frequentare i corsi Ssis, infatti l’ultimo ciclo Ssis è stato il IX, iniziato nel 2007/2008 e finito nel 2008/2009”.

Ma cosa accadrebbe dopo il concorso? Il Coordinamento ipotizza che “oltre 2mila vincitori del concorso a cattedra, dopo aver superato una durissima selezione, con 200mila aspiranti, una prova preselettiva, verifiche scritte e colloquio orale, rimarranno senza lavoro”.

Nel settembre 2012 il Miur “aveva infatti decretato che tra gli 11.542 vincitori del concorso a cattedra, circa il 64 per cento (7.351) sarebbe entrato in ruolo nell'anno scolastico 2013/2014 ed i restanti 4.191 avrebbero ottenuto la cattedra all’inizio del 2014/2015, ma ancora nulla perché molti posti che erano stati messi a bando sono spariti”.

Si parla di un errore di calcolo e di programmazione, “ma ad essere stati beffati sono proprio tali docenti che si trovano vincitori di un concorso ma senza aver goduto di alcun beneficio professionale”.

La conclusione è che “in Italia non si dà spazio ai giovani e non viene assicurata la possibilità di abilitarsi annualmente, abilitazione concessa ogni anno in tutte le professioni. A rigore di logica, infatti, il I ciclo Tfa viene istituito nell’a.a. 2011/2012, dopo sei anni dall’ultimo percorso abilitante Ssis, e occorre aspettare l’a.a. 2014/15 per l’avvio delle procedure selettive per il II ciclo Tfa. È dunque evidente che la procedura per accedere ai percorsi abilitanti non è regolare”.

Per questo il Coordinamento dei docenti chiede l’apertura del concorso a cattedra 2015 a tutti coloro che sono in possesso di titolo di studio idoneo all’insegnamento (laurea quadriennale del Vecchio Ordinamento. e quinquennale specialistica/ magistrale del Nuovo Ordinamento).

In sostanza si chiede che il prossimo concorso a cattedra abbia tra i requisiti d’ammissione il possesso della laurea quadriennale V.O. e quinquennale specialistica/magistrale N.O., come titolo di studio valido all’insegnamento, conseguita entro la data fissata per la presentazione delle domande di partecipazione alla procedura selettiva.

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