Alternanza scuola-lavoro: meno abbandoni ma l’Italia è ancora indietro

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L’abbandono scolastico è in diminuzione: passa dal 28,7% al 21,5% ed è in aumento il tasso di scolarizzazione superiore che passa dal 67,4% al 74,6%.

L’abbandono scolastico è in diminuzione: passa dal 28,7% al 21,5% ed è in aumento il tasso di scolarizzazione superiore che passa dal 67,4% al 74,6%.

A dare i suoi risultati sono i 2 miliardi del Pon Istruzione attribuiti alle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, come spiega il capo dipartimento per la Programmazione e le risorse umane del Miur chiarendo che il tasso di abbandono del secondo anno delle scuole superiori è sceso dal 4,8% al 2,,6% mentre il divario tra Nord e Sud nell’abbandono scolastico è stato del tutto abbattuto.

In queste 4 Regioni Convergenza la programmazione 2007/2013 ha interessato il 95% delle scuole finanziando 15.470 progetti che riguardavano laboratori multimediali. Sono state circa 500 le sedi scolastiche in via di riqualificazione e di messa in sicurezza.

Per quanto riguarda, invece, l’alternanza scuola-lavoro, azioni di tirocini e stage hanno interessato circa 11omila studenti di cui oltre 15mila hanno realizzato uno stage all’estero. Ad ospitare gli studenti circa 8mila imprese.




La sfida contro l’abbandono scolastico è ora rappresentata dalla nuova programmazione 2014/2020 che prevede, da parte dell’UE, stanziamenti per 700milioni alle Regioni più sviluppate, 200 milioni alle Regioni in transizione come Abuzzo, Molise e Sardegna, e 2,1miliardi saranno stanziati per le regioni meno sviluppate del Mezogiorno. I primi bandi riguarderanno laboratori, digitale e infrastrutture delle scuole del Centro-Nord, cui poi seguirà il Sud. L’obiettivo è quello di vedere migliorare le competenze degli studenti in Italiano e Matematica, ma soprattutto si punta alla riduzione della dispersione scolastica grazie al rafforzamento dell’alternanza scuola-lavoro.

 

L’Italia ancora indietro sull’abbandono

Italia sempre più lontana dal raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2020, è quanto conferma il capito dedicato all’istruzione nel rapporto Eurispes 2015.

L’Italia non riesce, quindi, a mantenere il passo con l’Europa nel capito istruzione. Gli obiettivi dell’UE con la strategia decennale in tema di istruzione prevedeva la riduzione dell’abbandono scolastico sotto il 10% e l’aumento al 40% dei laureati sotto i 34 anni.

Il programma decennale, avviato 5 anni fa non ha dato i risultati sperati in Italia visto che l’abbandono scolastico nel nostro Paese tocca ancora la percentuale del 17% contro la media europea del 11,9%.

Secondo l’Eurispes è preoccupante la lentezza con cui l’Italia sta abbassando il dato dell’abbandono scolastico. Proprio perché il target del 10% sembra difficilmente raggiungibile per l’Italia, è stato fissato per il nostro Paese un target nazionale del 15-16%.

Secondo i dati l’abbandono scolastico interessa maggiormente i ragazzi che abbandonano la scuola nel 20,2% dei casi mentre le ragazze toccano una percentuale del 13,7%. Oltre al genere incide anche la cittadinanza: gli alunni extracomunitari abbandonano la scuola di più rispetto a quelli italiani: 34,4% contro il 14,8%

Anche l’obiettivo laurea entro i 34 anni sembra inarrivabile per l’Italia, che al momento è in coda alla classifica europea. In Italia la percentuale di laureati entro i 34 anni è del 22,4% contro la media europea del 36,5%. Per lo stesso motivo dell’abbandono scolastico anche in questo caso per gli italiani è stato fissato un target diverso, mentre in Europa si tenderà ad arrivare al 40% agli italiani è richiesto raggiungere il 26-27%.

 

 

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