36 ore a settimana. Obbligatorie o su base volontaria? 15 luglio debutto in società. Il nostro sondaggio
red – Intanto, partiamo dallo strumento che utilizzerà il Governo. Sarà una legge delega e il testo sarà divulgato tra dieci giorni e sarà oggetto di una consultazione generale. Intanto, dal PD si chiede di aumentare lo stipendio in relazione alle ore di lavoro. La prima consultazione la facciamo noi, attivato il sondaggio sulle 36 ore, partecipa.
red – Intanto, partiamo dallo strumento che utilizzerà il Governo. Sarà una legge delega e il testo sarà divulgato tra dieci giorni e sarà oggetto di una consultazione generale. Intanto, dal PD si chiede di aumentare lo stipendio in relazione alle ore di lavoro. La prima consultazione la facciamo noi, attivato il sondaggio sulle 36 ore, partecipa.
A chiederlo l’On Malpezzi e il responsabile scuola del PD, Davide Faraone. E su questo punto ci sentiamo di appoggiare la richiesta, anche perché dalle dichiarazioni di Reggi non si comprende bene se all’aumento delle ore corrisponderà un aumento di stipendio. "E’ inoltre evidente – scrivono Malpezzi e Faraone – che all’aumento dell’orario scolastico degli insegnanti dovrà corrispondere un aumento delle retribuzioni e un rinnovo dei compiti e degli incarichi." E se la richiesta parte dall’interno del partito del Sottosegretario, un’esigenza a quanto pare, di precisazione, è necessaria.
Certa, invece, lo è la Puglisi, che in un comunicato afferma: "chi decide che parte del tempo che spende oggi a casa per correggere i compiti e preparare le lezioni, decide di farlo a scuola, riceverà una retribuzione aggiuntiva, fatti salvi gli scatti di anzianità per tutti". Dalle affermazioni intuiamo che, secondo il capogruppo Pd in Commissione Istruzione a Palazzo Madama, l’adesione all’aumento di lavoro sarebbe volontaria e legata ad una retribuzione.
In questa direzione andavano, infatti, le indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione qualche giorno fa e che parlavano di aumenti di stipendio proporzionali all’aumento delle ore lavorative, ma su base volontaria. I prof lavoreranno di più, ma solo se lo vorranno. La versione soft delle 24 ore
Non ci resta che augurarci che sia così e che non si tratti di un coercizione e che, soprattutto, la campagna di ascolto promessa da Reggi sia realizzata seriamente e in modo trasparente.
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Urge anche una precisazione riguardo alla quantità di ore lavorative. Infatti, le 36 ore ieri riportate dalla stampa, riguardano un tetto massimo per le insegnanti della scuola d’infanzia e primaria, che già svolgono 24/25 ore lavorative.
Chiaramente, per i docenti delle scuole secondarie di I e II grado le ore, in proporzione, sarebbero all’interno di un range tra le 24 e le 30 ore settimanali. Insomma, siamo ad un allargamento di quella che è stata la proposta dell’ex Ministro Profumo.
Un’ultima precisazione doverosa, per i cercatori dei "falsi miti" sulle 36 ore, il tetto di guadagno massimo riferito ieri dalla nostra redazione di 3mila euro mensili a segutio della copertura di incarichi extra era un tetto, ovviamente, lordo, forfettario e basato su incarichi massimi di responsabilità.
In realtà, del ritorno dell’aumento delle ore lavorative e di un possibile coinvolgimento dell’infanzia ed elementari, ce ne eravamo già occupati in una intervista a Davide Rossi, segretario del SISA, che in relazione alla politica governativa legata al fiscal compact, ne annunciava il ritorno, anticipando che l’obiettivo è di "imporre per contratto le 24 ore frontali alle elementari e le 21 ore di servizio alle medie e alle superiori", leggi l’articolo: Ritorno delle 24 ore, riduzioni di stipendio, aumento mansioni o …. cosa dobbiamo attenderci dal prossimo contratto per i docenti?
Ieri, i sindacati, hanno accolto la notizia con interesse, ma anche con scetticismo o contrapposizione, mettendo ben evidenti dei paletti a quella che è una proposta di profondo cambiamento per il mondo della scuola: UIL. Docenti non sono sudditi – GILDA. Contrattazione o sciopero – ANIEF. Contrari – CISL. Consultazione non sia burla – FLCGIL. Tagli lineari
Sondaggio
Adesso è il momento di esprimere la tua opinione. Abbiamo, infatti, realizzato un sondaggio tramite la nostra pagina FaceBook, al quale ti chiediamo di partecipare. Bruciamo le tappe, la prima consultazione la facciamo noi.
Sei d’accordo ad un aumento delle ore di lavoro?
- Si, solo se su base volontaria e con aumento di stipendio
- Si, anche se obbligatorio, ma con aumento di stipendio
- Si, senza aumenti stipendiali: svolgiamo già del lavoro a casa
- No, in nessun caso
Vai alla pagina del sondaggio per rispondere
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