Mobilità. Turi (UIL): 100mila prof. spostati con algoritmo sbagliato. Anche per errore su un solo insegnante bisognerebbe rifare procedura. I numeri reali

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Il Ministro Giannini ha risposto ad una interrogazione parlamentare sui numeri di errori conteggiati per la mobilità docenti 2016/17 della scuola primaria e secondaria di I grado, insistendo sul fatto che si tratti del 2,5%.

Per la UIL il calcolo degli errori è sbagliato, ma se anche si fosse trattato di un solo docente, è dovere dell’istituzione rifare la procedura.

La UIL afferma che il Miur mette insieme totali (207.000 procedure di mobilità) e percentuali (2,5% di rettifiche) difformi tra loro.

Varrebbe la pena – spiegano alla Uil Scuola – rimettere in fila i numeri:

  • a chiedere il trasferimento quest’anno è stato un insegnante su 4 (207 mila su oltre 800 mila)
  • il trasferimento di metà di questi insegnanti (1 su 8) è andato a buon fine (sulla stessa provincia)
  • l’altra metà, circa 110 mila professori, sono stati trasferiti con l’algoritmo sbagliato (su altra provincia)
  • per due terzi di questi insegnanti il ministero non ha provveduto a verificare al fondatezza del sistema
  • per un terzo gli errori sono stati tanti e tali che il ministero ha dovuto ammettere gli errori
  • sono 30 mila gli insegnanti di scuola primaria e di primo grado che hanno chiesto il trasferimento
  • tra questi il Ministero ha ammesso almeno 5 mila errori
  • 16, 7% degli insegnanti della scuola primaria e di primo grado  stanno sicuramente n el posto sbagliato.

Non si tratta quindi di errori fisiologici – chiarisce Turi – è il sistema che è stato adottato, e le successive decisioni assunte  per cercare di rimediare alla serie di errori che hanno prodotto situazioni di vero disagio.

Tra quanti hanno chiesto di trasferirsi ci sono quasi due maestre su dieci che hanno avuto una sede sbagliata.

La percentuale ministro – aggiunge Turi – non è il 2,5% calcolata sul totale.

Il suo ministero ha certificato 5 mila errori su 30 mila domande.
La percentuale che ne viene fuori non è per niente esaltante: 16,7%.

In situazioni come questa  – secondo la Uil scuola – anche un solo caso merita il rifacimento dei trasferimenti.  Ne va della credibilità stessa delle istituzioni.

Il dettaglio per fasi:
Nella  fase A  (provinciale) sono state presentate 109.812 domande, da parte degli assunti ante 2015/16 e dei neo assunti nelle fasi 0 e A del piano straordinario di immissioni in ruolo.
Nella  fase B1  (interprovinciale, in deroga al vincolo triennale) sono state presentate 26.538 domande da parte dei docenti immessi in ruolo ante 2015/16;
Nella  fase B2  (passaggi ruolo/cattedra interprovinciali) sono state presentate 5.843 domande da parte dei docenti immessi in ruolo ante 2015/16;
Nella  fase B3  (provinciale) sono state presentate 4.368 domande da parte dei neo assunti nelle fasi B e C del piano straordinario da GM;
Nella  fase C  (nazionale) sono state presentate 51.812 domande da parte dei neo assunti nelle fasi B e C del piano straordinario da GaE;
Nella  fase D  (interprovinciale) sono state presentate 7.098 domande da parte dei neo assunti nelle fasi B e C del piano straordinario da GM e nelle fasi 0 e A.
In totale sono state presentate fuori provincia, quindi nell’ambito delle fasi B, C  e D, 95.632 domande, di cui 56.632 da parte dei neo assunti.
In totale, le domande presentate (provinciali e interprovinciali) sono state 205.444.

Il Ministero ha fornito al sindacato Gilda il memorandum sui dati dell’algoritmo

Mobilità, scarica memorandum su algoritmo del Ministero. Gilda, non è quanto chiesto

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