Mobilità docenti 2017, deboli le possibilità per valutazione preruolo su sostegno

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Il tavolo di contrattazione per la mobilità del personale docente, ATA e personale educativo per l’a.s. 2017/18 non si è ancora concluso, gli incontri proseguiranno fino a giovedì 19, ma dall’andamento della discussione sembra ormai essere passato in secondo piano una eventuale modifica sulla valutazione del preruolo su sostegno ai fini del conteggio del vincolo quinquennale per il trasferimento su posto comune.

Nei giorni scorsi avevamo anticipato la proposta di introdurre una aliquota, in modo da non “svuotare il sostegno” e d’altro canto tenere conto delle ormai numerose sentenze sull’argomento. Ma a quanto pare neppure questa soluzione incontra il favore delle associazioni delle famiglie interessate, e forse neanche quella dei docenti che ancora una volta si vedrebbero imporre un paletto fissato senza termini di riferimento oggettivi.

Le polemiche di questi giorni, evidenziate dal Corriere.it su un focus di Tuttoscuola non contribuiscono inoltre a rendere più semplice la situazione: sul sostegno vi è una vera e propria emergenza e la legge 107/2015 e i provvedimenti successivi ha acuito alcune problematiche, come ad es. l’assegnazione provvisoria disposta su sostegno anche in assenza del titolo di specializzazione. Provvedimenti certamente non passati inosservati alle famiglie, anche se in verità il problema che ad insegnare sostegno ci siano docenti non specializzati, non nasce certo quest’anno.

Il Miur reagisce con lentezza e organizza un corso finalizzato all’acquisizione della specializzazione per l’a.a. 2016/17, del quale però devono ancora essere svolte le selezioni.

In un clima del genere sembra che i sindacati (a favore della valutazione del preruolo rimane la UIL) nè il Ministero abbiano voluto insistere troppo su questo punto. Ancora una volta dunque potrebbe spettare ai giudici decidere in merito.

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