Le parole dell’educazione emotiva: Autorità come autorevolezza

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A chi non è mai capitato, davanti alla lettura o lo studio di un argomento nuovo o mai approfondito prima, di dover ricorrere al vocabolario?

Probabilmente a nessuno. E questo perché ogni branca del sapere ha una terminologia propria, talvolta più specifica, talvolta meno, ma con la quale è necessario stabilire una certa confidenza, pena una comprensione più limitata o, nei casi peggiori, distorta quando non inesistente.

Il tema dell’educazione emotiva non fa eccezione ed è per questo che Francesca de Robertis, autrice di Verdolina scopre il mondo. Un viaggio nelle emozioni ci parla, questa settimana, di “parole dell’educazione emotiva”.

Lungo il percorso che, nella rubrica A scuola di emozioni di Edisesblog, sta compiendo attraverso la sfera del cuore, questa editor appassionata di lingua e linguaggio ci esprime il suo proposito di approfondire il significato delle parole maggiormente usate intorno al tema dell’educazione emotiva.

L’intento che dichiara da questo spazio comunicativo virtuale di cui, come lei stessa dice, ha “la fortuna di disporre” è sollecitare e condividere una riflessione che, partendo da considerazioni linguistiche, possa contribuire ad acquisire una maggiore consapevolezza di contenuto e di senso su alcuni argomenti centrali rispetto a quella educazione che si propone di dedicare grande attenzione alle emozioni.

In questo primo post la riflessione parte dalla parola “autorità”: educazione emotiva in classe significa arrendevolezza, permissivismo, accondiscendenza, eccessiva indulgenza? Significa consentire qualsiasi comportamento giustificandolo come espressione legittima dell’emotività?

Assolutamente no! Educazione emotiva vuol dire anche saper stabilire limiti e regole, con l’obiettivo però di guidare e porsi come modello di riferimento coerente e capace di rispettare e accogliere l’altro. Soprattutto quando questo “altro” è uno studente giovane che sta percorrendo la propria strada lungo la crescita personale.

In questo momento storico in cui sembra che l’autorità degli insegnanti sia sempre meno riconosciuta, in classe e fuori, soffermarsi per qualche minuto sul significato concreto di questa parola – autorità appunto –può risultare utile.

Per questo vi invitiamo a leggere Autorità come autorevolezza per educare alle emozioni. C’è davvero bisogno di sentire i corridoi risuonare al grido di “I love my teacher”.

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