Immissioni in ruolo: fase transitoria top secret, sciopero e ricorsi
Dal Governo proseguono le anticipazioni di una fase transitoria per la definitiva stabilizzazione degli insegnanti precari, oggi collocati nella seconda fascia delle graduatorie di istituto.
Così Francesca Puglisi (PD), su Facebook
“Il piano straordinario di assunzioni di oltre 100.000 insegnanti inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento prima, e il nuovo concorso per gli insegnanti abilitati dopo, sono stati gli strumenti che con un investimento di 3 miliardi di euro hanno dato una robusta risposta al precariato storico.
Ma sarà soprattutto con l’attuazione della delega sul nuovo sistema di formazione iniziale e reclutamento contenuta nella legge 107 che il sistema scolastico riuscirà ad arrivare ad una definitiva stabilizzazione, garantendo la continuità didattica che serve agli studenti, offrendo ai migliori laureati del nostro Paese che sognano di fare l’insegnante, un percorso chiaro per approdare in modo stabile alla professione senza dover passare da una estenuante precarietà.
Sarà la fase transitoria che accompagnerà il passaggio tra i due sistemi a garantire la risposta che serve a chi oggi è ancora precario.”
Dunque, prima del nuovo sistema di reclutamento voluto dalla legge 107, ci sarà una fase transitoria, risposta a chi oggi è precario.
Precario e abilitato? Precario con il solo titolo di insegnamento in attesa di un TFA che “non avrebbe senso bandire prima di gennaio?”.
Al momento domande senza risposta.
I precari però agiscono anche su altri fronti. Così ci ha risposto l’Avv. Miceli del Foro di Palermo, a commento della sentenza della Cassazione sull’abuso del precariato
“E i docenti inseriti nelle graduatorie d’istituto e, dunque, ancora precari perché esclusi dal piano di stabilizzazione, cosa devono aspettarsi dopo la sentenza della Cassazione?
Voglio subito precisare che in Cassazione sono approdati i vecchi processi dei docenti già assunti a tempo indeterminato, e dunque la sentenza che stiamo commentando non si è ancora pronunciata sulla condizione dei docenti inseriti nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto. I legali dell’Anief nei prossimi giorni depositeranno centinaia di ricorsi per far sollevare dai Tribunali del Lavoro la questione di legittimità costituzionale della legge 107 nella parte in cui essa esclude dal piano di stabilizzazione proprio i docenti inseriti nelle graduatorie d’istituto con oltre 36 mesi di servizio alle dipendenze del MIUR. Se, infatti, per la Cassazione la stabilizzazione rappresenta la sanzione più corretta per risarcire i docenti precari, non si vede perché questa sanzione non debba essere applicata anche agli insegnati non inseriti nelle graduatorie ad esaurimento. Io sono convinto che, prima o poi, troveremo un giudice che solleverà questione di legittimità costituzionale su questa macroscopica iniquità della legge 107. ”
Il 14 novembre inoltre il sindacato Anief scende in campo con uno sciopero